Se TikTok (a sorpresa) ti fa leggere un libro
Se siete abituati a pensare a TikTok e ai social in generale come a un contenitore rivolto principalmente ai giovani, i cui contenuti variano tra video di balli, meme, sfide virali e gatti che parlano con accenti improbabili, ricredetevi: l’algoritmo, capace di personalizzare i feed in base agli interessi degli utenti, creando una vera e propria comunità globale, ha catturato l’attenzione degli appassionati di libri, creando un potente strumento di marketing, promozione e divulgazione, capace di coinvolgere persone di tutte le età con il comune interesse della lettura: il BookTok. Il nuovo fenomeno social che ha rivoluzionato il mondo della lettura e dell’editoria. Nato da TikTok, appunto, è diventato un punto di riferimento per giovani lettori (e non solo), trasformando libri di ogni genere in best seller virali. Ma come funziona davvero e quale impatto ha avuto sulla community italiana?
Che cos’è BookTok
BookTok è una community di amanti di libri, dove i lettori condividono consigli, partecipano a gruppi di lettura, fanno recensioni e, ovviamente, challenge (ossia sfide) a tema libri. In pochi secondi, il tempo di un TikTok, un libro ancora sconosciuto ai più può svettare nelle classifiche dei più letti, grazie a una recensione convincente o a un video accattivante.
Il vero segreto di un BookToker, infatti, è quello di riuscire a rendere i libri “cool”. Non è cosa da poco se pensiamo che, per anni, l’Italia è stata considerata il Paese dove si leggeva meno! Secondo i dati più recenti, infatti, i ragazzi leggono di più rispetto al passato. Non ci stupisce dunque che molti dichiarino di aver scoperto nuovi autori o, spesso, riscoperto dei veri e propri classici della letteratura proprio grazie al BookTok!
Chi è il BookToker
Ma chi è il BookToker? Il BookToker, donna o uomo che sia, ha un’età indefinita che può oscillare dai 15 ai 50 e più, con un libro sempre in borsa, oggetto sacro a cui è severamente vietato fare le orecchie alle pagine per segnare i capitoli, e una tazza termica di tè al seguito. Il linguaggio del BookToker è semplice, diretto e coinvolgente; ha un vocabolario tipico. Lo sentirete affermare: “Questo libro mi ha devastata/o, mi ha spezzato/a, leggetelo subito!”. La sua esperienza di lettura è autentica, basata sulle emozioni che l’autore sarà riuscito a trasmettere, sulla capacità di creare la giusta atmosfera e la giusta seduzione intellettuale. Vi parlerà della profondità dei personaggi e delle ambientazioni evocative, rendendo possibili anche temi molto complessi. Un paio di video giusti nel suo habitat naturale, con una pila di libri disposta strategicamente in background, e la vostra wishlist sarà piena di titoli imperdibili! Il successo sta proprio nella capacità di unire competenze social, passione per i libri e abilità nel creare contenuti coinvolgenti. Si sfrutta con disinvoltura il potenziale di TikTok per rendere la lettura popolare e accessibile, ma soprattutto si cerca un legame emotivo con i follower, che si affidano alle opinioni dei creator non solo come critici, ma come altri lettori con gusti simili, riuscendo a raggiungere un pubblico giovane e vasto, che difficilmente si fa intercettare dai canali tradizionali.
Un fenomeno potente, dunque, e con grandi potenzialità di sviluppo che non è passato inosservato alle case editrici, che ne hanno cavalcato l’onda collaborando con gli influencer dell’editoria nella promozione dei romanzi e degli autori. La popolarità del trend ha inoltre dato vita a una sinergia di eventi, il Salone del Libro tra tutti. I BookToker hanno avuto spazi sempre più rilevanti, sia come protagonisti di eventi e talk, sia come mediatori tra lettori e autori, molti dei quali collaborano direttamente con i creator per promuovere le loro opere, rendendo il fenomeno un canale pubblicitario davvero molto efficace.
Se riesci a creare gli aspetti più intriganti di un libro, stimolando la curiosità e l’interesse, ne crei anche il bisogno di leggerlo e di conseguenza di possederlo, e autori e creator lo sanno bene. Il percorso dal desiderio all’acquisto viene reso semplice anche dalle librerie stesse, che creano spazi dedicati a “libri popolari su BookTok”. Interi scaffali mettono in risalto i libri che stanno attirando l’attenzione sulla piattaforma, e facendo un giro nella vostra libreria preferita, non dovrete neanche chiedere per quel titolo che tanto vi aveva colpito: lo troverete in bella vista, pronto per essere vostro, magari con un bel adesivo sulla copertina “consigliato da BookTok”, come certificazione di qualità #TikTokMadeMeBuyIt!
Ma quali sono i generi di tendenza del BookTok? Al primo posto sicuramente il romance, perché le storie d’amore tormentate e impossibili piacciono sempre; non importa che siano piene di cliché, incontri fortuiti e drammi esistenziali, il finale è sempre una certezza e fa credere che tutti avranno il loro lieto fine. Il fantasy, perché non siete nessuno se non avete letto almeno una trilogia che si dipana tra guerrieri/e, maghi, draghi, elfi e spade. La costruzione narrativa è spesso complessa, ma poco importa se siete cultori del genere. Il dark academia, un mix di protagonisti malinconici, università di élite, citazioni colte e atmosfere misteriose; i thriller psicologici, che non passano mai di moda: a chi non piace immergersi nelle vite di personaggi tormentati da demoni interiori e atmosfere opprimenti? Infine, i buoni vecchi classici, gli intramontabili, testimonianze di talento letterario e ricchezza linguistica. Insomma, non si può negare che questo affascinante fenomeno social, nell’estate appena passata, abbia deciso di riportare in auge tra i giovanissimi “Il Conte di Montecristo”, che grazie a video virali e recensioni entusiaste ha fatto sì che il buon Dumas tornasse a fare capolino negli scaffali delle librerie.
I libri al centro della cultura giovanile
Insomma, BookTok ha riportato i libri al centro della cultura giovanile e ha dimostrato che la passione per la lettura può nascere anche da una challenge virale: #quantilibriescoaleggereinunasettimana; #librodelmese; #libridallevibesautunnali e l’immancabile #ilibrichemihannocambiatolavita.
Questa attività di lettura, forse un po’ bulimica tra i BookToker e i loro follower, riflette il desiderio di condividere, ma anche la pressione di mantenere un ritmo di consumo elevato in un ambiente digitale che premia la velocità e la quantità. La vera sfida, dunque, potrebbe essere proprio trovare un equilibrio tra l’amore per la letteratura e il bisogno di consumo della stessa. È importante non dimenticare che la rapida diffusione di certe mode può talvolta ridurre la varietà dei gusti e influenzare il mercato a favore di pochi autori, lasciando in secondo piano opere altrettanto meritevoli ma meno “social”. Le sfide di lettura, inoltre, potrebbero svuotare di significato questa attività che, di per sé, è ricca di profondità e valore e, in quanto esperienza intellettuale ed emotiva, richiede tempo per essere pienamente assimilata. Ogni storia racchiude sfumature, emozioni, riflessioni non sempre immediate che, se non vengono attentamente esplorate, rischiano di passare inosservate. Abbandoniamoci un po’ di più al piacere della lettura, immergiamoci nelle parole con naturalezza, decidiamo di far durare una lettura anche mesi, perché non siamo pronti a separarcene o perché proprio è una fatica portarla a termine, e magari, teniamoci un po’ più in disparte dalle sfide a chi legge di più.
Insomma, l’amore per la lettura può rinascere in forme inaspettate e non possiamo che essere contenti di un fenomeno social che non fa altro che appassionare i giovani alla lettura, distogliendoli anche un po’ dai social stessi. A quanto pare, ogni libro ha la sua storia… ma adesso anche il suo #hashtag.
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