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Se la Corea del Sud protesta per lo stop alla carne di cane

di Martina Melli -


La Corea del Sud a fine dicembre deciderà se vietare o meno la vendita e il consumo della carne di cane.
In un briefing, lo scorso 17 novembre, il governo ha fatto sapere che intende emanare una legge speciale che vieterà l’allevamento, la macellazione, la distribuzione e la vendita di cani a scopo alimentare.

Sebbene solo una piccola minoranza di persone, pressoché le più anziane, consumi ancora carne di cane in Corea del Sud, l’antica usanza culinaria è da sempre oggetto di aspre critiche da parte dei media stranieri e degli animalisti, i a cui adesso si sono uniti i giovani del Paese. Nel contesto della nuova legge i cani godranno dello status di animali da compagnia.

Nel 2022, l’emittente nazionale della Corea del Sud Kbs ha riferito che più di mezzo milione di esemplari venivano allevati a scopo alimentare in tutta la nazione e 1.600 ristoranti servivano pietanze a base di carne di cane. Secondo il Ministero dell’Agricoltura, dell’Alimentazione e degli Affari Rurali, a febbraio dello scorso anno c’erano 1.156 allevamenti e 34 macelli.

Il governo ha deciso di concedere un periodo di tre anni per consentire al settore di effettuare la transizione e chiudere, con misure repressive che partiranno dal 2027. Inoltre sono previsti sussidi finanziari. Dietro la spinta per vietare il consumo di carne di cane c’è, non solo il partito conservatore People Power, attualmente al potere, ma anche il partito democratico. Con le elezioni in vista ad aprile 2024, è quindi improbabile che il risultato possa far deragliare la decisione.

Un sondaggio recente condotto dal gruppo per i diritti degli animali Korea humane society international e dall’agenzia di ricerca NielsenIQ ha mostrato la portata del sostegno pubblico alle legge, con il 57% dei 1.500 intervistati a favore.

Nonostante l’appoggio delle diverse fazioni politiche, la forte opposizione dell’industria continua a farsi sentire: sit-in e proteste così come fece in passato, riuscendo a far naufragare tutti i tentativi di vietare la carne di cane nel Paese. Oggi però, con il sostegno dell’opinione pubblica e del Parlamento, ci sono buone probabilità che il divieto diventi legge.


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