Economia

Sconto sugli scontrini, primo passo verso la pace fiscale

di Giovanni Vasso -

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Uno sconto sugli scontrini. Arriva la sanatoria per i commercianti che dal primo gennaio del 2022 fino al 30 giugno 2023 non hanno emesso scontrini, ricevute o fatturato regolarmente. Si potrà tornare in regola pagando delle sanzioni. Ridotte. C’è tempo fino al 15 dicembre per sanare la propria posizione con il fisco. L’iniziativa del governo è dentro la bozza del decreto legge che finirà, lunedì, sul tavolo del consiglio dei ministri.

L’obiettivo sarà quello, come si legge nella bozza del dl, di “promuovere l’adempimento spontaneo e l’emersione di base imponibile” ed è rivolto ai contribuenti che, entro i limiti temporali fissati, “hanno commesso una o più violazioni in materia di certificazione dei corrispettivi”. Quali sono queste violazioni? Sarà possibile accedere alla sanatoria in caso di violazioni in materia di obblighi di documentazione e registrazione di operazioni imponibili Iva e non, esenti o soggette al reverse charge. Si potrà accedere, inoltre, in caso di mancata  o infedele emissione di scontrini fiscali, ricevute, bolle di accompagnamento, documenti di trasporto.

Per i commerciali sarà possibile “rimuovere” le violazioni di cui sopra “con il pagamento integrale, entro il 15 dicembre 2023, di un diciottesimo del minimo edittale delle sanzioni irrogabili in base al tipo di violazione commessa, con un minimo di 2.000 euro”. Chiaramente, il governo ha fissato dei paletti per poter accedere alla short way. Il decreto, infatti, imporrà la “regolarizzazione delle violazioni e versamento delle sanzioni dovute; versamento delle maggiori imposte, interessi e relative sanzioni, nonché la presentazione delle dichiarazioni integrative, nel caso in cui le violazioni abbiano comportato anche una infedeltà dichiarativa ovvero un omesso o carente versamento dell’imposta sul valore aggiunto calcolata in sede di liquidazione periodica”. In questi casi, la sanzione è ridotta della metà.

Non sarà un liberi tutti. E restano ferme, e non coinvolte nel procedimento di sanatoria, le eventuali fattispecie dell’omessa presentazione delle dichiarazioni annuali per gli anni d’imposta fino al 2022 e la punibilità, in sede penale, di eventuali casi di autoriciclaggio, riciclaggio e finanziamento del terrorismo.

Nel decreto Energia, inoltre, verrà confermato il bonus per i mutui prima casa a favore degli under 36. Inoltre sarà prolungata, fino a dicembre prossimo, l’applicazione dell’imposta del valore aggiunto nell’aliquota del 5 per cento sul gas metano destinato a uso civile o industriale. Infine il governo punta cento milioni sulle social card con l’obiettivo di aiutare le famiglie meno abbienti e il loro potere di acquisto “anche a seguito dell’incremento del costo del carburante”. Così come era stato annunciato qualche settimana fa.

Il governo, poi, ha deciso di aumentare il fondo integrativo statale per le borse di studio. La dotazione del fondo salirà di poco meno di 7,5 milioni. Per la precisione, saranno destinati alle borse di studio “per l’accesso alla formazione superiore in favore degli idonei non beneficiari nelle graduatorie degli enti regionali per il diritto allo studio relative all’anno accademico 2022/2023”, 7.429.66,47 euro.


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