Scholz in affanno: la Germania sospende Schengen, stretta migranti ai confini
Immigrati clandestini, ripetuti e gravissimi episodi di violenza e attacchi deliberati alle comunità, elezioni che determinano la vittoria dell’estrema destra e dell’estrema sinistra che cavalcano il sentiment della popolazione contraria ai migranti: una miscela esplosiva che ha ora condotto il cancelliere Olaf Scholz da questa mattina a ristabilire per la durata di almeno sei mesi, eventualmente prorogabili, i controlli alle frontiere in funzione anti-immigrazione clandestina, sospendendo di fatto la libera circolazione di Schengen.
Un governo dichiaratamente in affanno, la ministra dell’Interno Nancy Faeser ha dichiarato che l’obiettivo della decisione è “di combattere l’immigrazione illegale” e di “fermare i criminali e identificare e fermare gli estremisti islamici in anticipo”.
Nella settimana scorsa, la notifica alla Commissione europea circa l’intenzione di introdurre controlli alle frontiere “sulla base del Codice di Schengen sulle minacce prevedibili”. L’obiettivo della stretta di Berlino è “aumentare i respingimenti”, ha detto la ministra Faeser, intervenendo al dibattito sulla migrazione al Bundestag e difendendo il pacchetto sicurezza varato dopo l’attentato di Solingen. “Chi riceve la nostra protezione non deve abusarne, altrimenti dovrà lasciare nuovamente il nostro Paese”, ha sottolineato. Il proposito è di garantire “una maggiore protezione contro il terrorismo islamico, deportazioni più rigorose dei criminali violenti, divieti di utilizzo dei coltelli e riconoscimento facciale dei criminali”.
Fuor di dubbio che gli attacchi di matrice islamista “richiedono risposte chiare”. L’esperta di migrazione del Consiglio tedesco per le relazioni estere Svenja Niederfranke ha spiegato il motivo di questa decisione a Euronews: “Il governo tedesco vuole dimostrare che sta facendo qualcosa e con le prossime elezioni e quelle passate, questo è un segnale politico molto importante e segnala che riprendiamo il controllo dei nostri confini”.
Il quadro generale, finora, ha presentato a tutto il mondo una Germania colpita da una catena di attacchi mortali con coltello da parte di immigrati, la sconfitta dei partiti tradizionali dello schieramento che governa il Paese a vantaggio di quanti rispondono con le loro clamorose proteste pubbliche alla domanda di sicurezza interna.
L’argomento principale, ha detto un recente sondaggio, anche in cima alle esigenze degli elettori dello Stato di Brandeburgo prossimo al voto.
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