Schianto a Roma: 30 agenti muoiono in servizio ogni anno
Il terribile schianto tra due volanti della Polizia a Roma non dà scampo a uno dei due capipattuglia, il sovrintendente Amar Kudin, nato in Croazia, ma trevigiano di adozione di 32 anni, che muore sul colpo, mentre la collega che guida la pantera viene ricoverata in gravi condizioni all’ospedale, così come il passeggero, un ladro appena fermo che veniva accompagnato al Commissariato di Primavalle. Negli ospedali di Roma sono ricoverati in codice rosso anche gli altri due poliziotti che si trovavano sull’altra volante che si stava dirigendo a tutto gas su una rissa. La tragedia avviene alle 5 di ieri a Torrevecchia, in zona Trionfale, quando è ancora buio, ed entrambe le pattuglie viaggiano spedite verso i rispettivi obiettivi. Si allunga, purtroppo, la tragica contabilità dei caduti in servizio delle forze dell’ordine. Il sito online “Caduti della Polizia” informa che sono una trentina all’anno gli agenti a morire. Da quando la Polizia è stata smilitarizzata nel 1981 sono 462 le vittime in servizio, e di queste 179 a causa di incidenti stradali. La dimostrazione che chi veste la divisa rischia sempre la vita nell’adempimento del dovere. In questo caso la dinamica è terribile, perché sono due le volanti a scontrarsi. La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale e lesioni colpose aggravate e iscriverà, come di rito, entrambi i conducenti sul registro degli indagati perché solo con una consulenza tecnica, permettendo a tutte le parti coinvolte di nominare eventualmente un proprio consulente, si potrà comprendere che cos’è effettivamente accaduto e quale delle due pattuglie non ha dato la precedenza all’altra, provocando senza volerlo la disgrazia.
REAZIONI E INTERROGATIVI – “Provo un forte e sincero dolore per la morte dell’agente di polizia Kudin – afferma il ministro degli Interni, Matteo Poiantedosi – Esprimo le mie condoglianze alla famiglia ed auguro pronta guarigione agli altri operatori della Polizia rimasti feriti”. Analoghe condoglianze sono state espresse dalle più alte cariche dello Stato, a cominciare dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e dalla premier Giorgia Meloni, oltre cheb dal presidente della Camera, Lorenzo Fontana e dal Capo della Polizia, Vittorio Pisani. Quest’ultimo con il Questore di Roma, Roberto Massucci, ieri mattina sono andati al reparto Volanti della Questura e al Commissariato Primavalle per manifestare solidarietà ai colleghi di Kudin, descritto come un poliziotto preparato e sempre in prima fila al servizio della collettività. Il segretario generale del Silp-Cgil di Roma e del Lazio, Antonio Patitucci, osserva che “l’incidente in cui ha perso la vita Kudin è una tragedia che impone una riflessione profonda sulla sicurezza degli operatori di Polizia impegnati nel controllo del territorio. È fondamentale investire nella formazione e nell’aggiornamento professionale, inclusi corsi di guida operativa, che si rivelano strumenti essenziali per prevenire simili eventi e tutelare l’incolumità degli agenti”.
RUGBISTA – Amar Kudin era un rugbista di talento e apparteneva alle Fiamme Oro. Da quest’anno era il tallonatore del Civitavecchia. Poche ore prima di morire era sceso in campo a Livorno. Comprensibile lo choc, oltre che dei colleghi, anche dei compagni di squadra che hanno affidato a un post il dolore. “Amar giocatore di grande esperienza e stimatissimo da tutti – si legge -, era una pedina fondamentale del roster biancorosso, dotato di forte personalità era il capitano nelle partite casalinghe”. Il presidente Andrea D’Angelo, il vice Domenico Nastasi e l’allenatore Umberto De Nisi, che lo aveva voluto nella squadra, assieme allo staff, affermano che “non faremo mancare il sostegno e il supporto alla famiglia di Amar e a coloro che gli volevano bene. Perdiamo un compagno di squadra, un amico, una persona incredibile che per noi è stato un onore ed un piacere conoscere e giocarci assieme. È il momento della tristezza per una notizia che mai avremmo voluto apprendere”. La tragica notizia ha suscitato dolore anche nel mondo sportivo trevigiano, dove Kudin, che aveva vestito la maglia della nazionale Under 20, aveva mosso i primi passi a San Donà e nella Benetton Treviso.
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