Esteri

Scarcerato direttore dell’al-Shifa, riesplode la tensione a Tel Aviv

di Ernesto Ferrante -

Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu attends a Cabinet meeting at the Bible Lands Museum in Jerusalem, 05 June 2024. ANSA/GIL COHEN-MAGEN / POOL


Dopo sette mesi di detenzione, è stato rilasciato da Israele Mohammad Abu-Salmiya, direttore dell’ospedale al-Shifa di Gaza. Insieme a lui altri 54 detenuti palestinesi catturati dall’Idf dopo il 7 ottobre. Abu Salamiya ha accusato le autorità di Tel Aviv di maltrattare i detenuti palestinesi, sottoponendoli “a umiliazioni fisiche e psicologiche quotidiane”. L’ufficio del ministro della Difesa Yoav Gallant ha dichiarato di non sapere in anticipo del rilascio del direttore dell’al-Shifa. Alcuni ministri hanno chiesto chiarimenti in merito a Gallant. Stando agli screenshot del gruppo WhatsApp dei ministri ottenuti da Haaretz, quello alla Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, ha scritto che “è ora di rimandare a casa il capo dello Shin Bet. Fa quello che vuole e Gallant lo sostiene totalmente. Entrambi non tengono conto del governo”. L’agenzia di intelligence interna israeliana, ha detto di essere stata forzata nella decisione per “la mancanza di spazio” nelle carceri israeliane e per la scelta di chiudere gradualmente l’uso del centro di detenzione di Sde Teiman. Il premier Benyamin Netanyahu ha ordinato un’indagine immediata su quanto avvenuto. Lo ha fatto sapere il suo ufficio, secondo cui “la scelta di liberare i detenuti è stata fatta a seguito delle discussioni alla Corte Suprema contro la detenzione nel centro di Sde Teiman. L’identità dei rilasciati è determinata in modo indipendente dalle forze di sicurezza in base a valutazioni professionali”. Anche il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid ha attaccato l’esecutivo. “La debacle sul rilascio del direttore dell’ospedale, ha scritto, è una diretta continuazione dell’illegalità e della disfunzione che caratterizzano il governo e che mettono a rischio la sicurezza dei cittadini israeliani”. Gli scambi di fuoco tra Hezbollah e Israele sono proseguiti senza tregua lungo la linea di demarcazione. “Gli attacchi transfrontalieri da parte di Hezbollah, con missili e droni diretti verso obiettivi militari israeliani, continuano senza sosta. Questa situazione – si legge su l’Orient-Le Jour – ha portato a un’intensificazione della risposta militare israeliana, creando un ciclo di violenza apparentemente senza fine”.


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