Sardoni e acciughe: la Trieste segreta tra saperi e sapori
ENOGASTRONOMIA – Sardoni e acciughe: la Trieste segreta tra saperi e sapori
di LAURA FRANCHI
Due food writer, una passione: quella per un pesce e le sue interpretazioni, che a Trieste, città adottiva di entrambi, si presenta diversamente da come viene chiamato nel resto d’Italia.
Se tutti conoscono le alici, per conoscere i sardoni bisogna infatti arrivare nel capoluogo mitteleuropeo, dove, per intenderci, anche il cappuccino non è quello che si intende nel resto del Paese. Una differenza c’è ma non tutti la sanno: i sardoni sono i maschi, e si riconoscono dalle dimensioni. E sono materia prima di grandi espressioni culinarie dall’antipasto al secondo, che caratterizzano la cucina triestina di mare e che oggi diventano protagonisti di un curioso libro da gustare.
Le pagine allegre di We Love Sardoni sono un ricco diario fotografico e raccontato tra ricette, segreti, tradizioni e nuove interpretazioni da mangiare con gli occhi ma anche da riprodurre a casa in modo facile.
Nicola Santini, volto noto della tv ed esperto di Galateo della Tavola, e Fabiana Romanutti, ideatore ed editore del mensile Qubì-quantobasta, giornalista e autrice di numerosi libri di cucina, hanno condiviso attraverso questo libro memorie e consigli di un sapere prezioso, unitamente a un reportage sincero (le foto sono tutte scattate dagli autori) di un’estate di scorribande gastronomiche tra Trieste, Duino Aurisina e Muggia, al centro delle quali il sardone, dall’antipasto, al primo, al secondo, fino alla versione rebechin o tapas, si trova al centro dei loro palati viziati, preparato da chef e cuochi che generosamente ne hanno condiviso le ricette e i trucchi per portare a casa, in qualsiasi parte del mondo, un assaggio di Trieste che merita di essere assaporato.
Tra le pagine del libro ricette storiche come gli spaghetti barcolani, in versione bianca e rossa del Buffet da Rudy, i sardoni impanati del bar Alabarda di Sistiana e quelli fritti di Castelreggio, immancabili negli antipasti e negli aperitivi sul mare, ma anche versioni alternative come quelli in panatura Panko, opera dello chef dell’Osteria ai Fiori, tempio culinario della città di Freud e di Svevo, fino alla parmigiana di sardoni della trattoria Risorta di Muggia. Chef, amici e cuochi di osteria hanno contribuito al più completo ricettario sul tema.
Giornalista, scrittore e volto televisivo, Nicola Santini è autore di testi, programmi e seminari dedicati al Galateo. Tra i programmi televisivi a tema culinario, tre edizioni de La Prova del Cuoco su Rai 1, La Scuola-cucina di classe su Gambero Rosso Channel e Cotto e Mangiato su Italia 1, dove si occupa di Bon Ton della tavola da 8 edizioni. È direttore editoriale del mensile qbquantobasta. Versiliese di nascita, vive e lavora tra Milano e Duino Aurisina.
Fabiana Romanutti è friulana di nascita, triestina per scelta consapevole. Quanto basta per conoscere una regione dal doppio nome e dalla diversa cultura alimentare, che pure rientra sempre in quella della Mitteleuropa. Curiosa quanto basta per lasciarsi affascinare dalle novità e dalle proposte più vere e golose. Studi di filosofia e storia le hanno insegnato l’approfondimento, la passione per la divulgazione ha fatto il resto. Come editore ha deciso di fare sempre e solo i giornali e i libri che le piacerebbe leggere.
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