Cultura & Spettacolo

Sapore di Mare festeggia i suoi primi quarant’anni in una celeste nostalgia

di Redazione -


di RICCARDO MANFREDELLI
L’estate più bella della nostra vita compie quarant’anni. Il 17 febbraio 1983 arrivava nelle sale “Sapore di Mare”, primo capitolo del filone vacanziero della moderna Commedia all’Italiana.
Ogni momento significativo nella storia culturale del nostro Paese si è compiuto al culmine di una serie considerevole di peripezie, e “Sapore di Mare” non fa eccezione.
Non saremmo qui a celebrare un successo da 10 miliardi di lire senza la caparbietà di Claudio Bonivento, che ha prodotto un cult capace da un lato di far brillare volti già rappresentativi della settima arte, dall’altro di lanciare personalità che nel tempo sono diventate antonomasia della comicità tricolore.
Due esempi su tutti: Christian De Sica, ai tempi poco più di uno sconosciuto, e Virna Lisi, alla sua prima prova in un ruolo brillante e disimpegnato. Ci credevano in pochissimi ma l’attrice, nei racconti di Jerry Calà “incapace di dare schiaffi finti”, vinse la sua personale scommessa, portandosi a casa il David di Donatello e il Nastro d’Argento come Miglior Attrice non protagonista. La difficile gestazione di “Sapore di Mare” assume i contorni dello scontro-incontro generazionale nel ricordo di Isabella Ferrari: “Conobbi Virna al secondo giorno di set; fece di tutto per mettermi a mio agio ma io ero troppo concentrata a non dimenticare le battute per ricordare cosa mi abbia detto”.
Ferrari qualche anno dopo intraprenderà, al contrario, la medesima iperbole della sua madrina di set: “Il mio esordio nel cinema d’autore? Difficile. A Venezia con Marco Tullio Giordana mi fischiarono”. Al di là della consacrazione nazional-popolare, “Sapore di Mare” è stata per tutti “l’estate della Maturità”, quella in cui si prendono decisioni che in qualche modo segneranno il percorso futuro.
Dalla Versilia alle Eolie il mare è rimasto una costante nella vita di Marina Suma che oggi produce gioielli di cartapesta. E se Angelo Maggi è la voce italiana di star internazionali come Tom Hanks lo si deve proprio a un’intuizione dei Vanzina: “Per il perfezionamento dell’audio dovevo doppiare me stesso. Fu Enrico in seguito a chiedermi di doppiare un altro personaggio”, raccontò tempo dopo Maggi, “da quel momento ho iniziato a prestare la mia voce agli altri”. Continuano a lavorare con le immagini, da fotografi, Giorgia Fiorio e Gianni Ansaldi, mentre Paolo Baroni è passato alla tv diventando il maggiordomo di “Porta a Porta”.


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