Politica

Santoro presenta la lista per la pace, Rizzo lo asfalta

di Giovanni Vasso -

Michele Santoro intervistato da Lilly Gruber durante la trasmissione televisiva di La7 'Otto e mezzo', Roma, 12 giugno 2023. ANSA/FABIO FRUSTACI


Se vuoi la Pace all’Europarlamento, prepara la guerra a sinistra: Michele Santoro scende in campo e presenta la lista Per la Pace. “La competizione elettorale è diventata un reality”, ha tuonato il giornalista che si dice fiducioso di trovare, aggredendo l’astensionismo, spazio e consensi sufficienti per tornare a Strasburgo: “Ho sentito i sondaggisti – ha spiegato Santoro – e confermano la crescita dell’area del non voto che rischia di superare il 50 per cento, che non c`è travaso fra centrosinistra e centrodestra, che avremo piccoli spostamenti fra Pd e M5S, piccoli spostamenti tra i gruppi che si contendono la definizione di centristi, piccoli spostamenti nel centrodestra”. Pertanto Santoro snobba i big del centrosinistra: “Dovrei appassionarmi a una campagna elettorale dove l’obiettivo massimo è che Schlein o Conte prendano il 20 per cento dei voti?”. Epperò sarà la sfida tra Elly e Giuseppi quella più importante per stabilire, una volta per tutte e almeno per un po’, chi sarà il leader dell’opposizione. A Santoro tutto ciò non interessa: “Non vogliamo togliere voti a Pd e M5s ma convincere chi si astiene”. La lista Per la Pace si presenta col riferimento biblico della colomba bianca col rametto d’ulivo nel becco e quello simil-zapatista “pace terra e dignità”.  Non sarà un partito ma, spiega Santoro: “Un vettore per portare al centro della campagna elettorale europea la parola pace”. Intanto apre a de Magistris schierandosi “coi ragazzi di Napoli” dopo i disordini a Fuorigrotta e lascia la porta aperta alla sinistra radicale da Rifondazione e Unione Popolare passando per Avs.

Ma se vorrà la “pace” a Strasburgo, Santoro dovrà prepararsi alla guerra a sinistra. Il primo affondo gli è arrivato da Marco Rizzo che si presenta all’appuntamento delle Europee da segretario di Democrazia Sovrana e Popolare. Le parole dell’ex segretario comunista suonano durissime. Rizzo scomunica la lista Santoro come “una dépendance del Pd”. E lancia sui social lo sberleffo: “Alle europee fintamente divisi, per poi convergere alle politiche del 2027. Se Santoro era contro la guerra perché non ha firmato per il referendum che la ripudiava? Non sarà un caso che la lista viene lanciata dalla Gruber, eroina del mainstream?”.


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