Attualità

Sanità: Brusaferro lascia la presidenza Iss

di Angelo Vitale -


Sanità: Silvio Brusaferro ha salutato oggi i dipendenti e lo staff della presidenza dell’Istituto superiore di sanità, che guidava da gennaio 2019. E’ finito infatti anche il periodo ‘in prorogatio’, dopo la scadenza del mandato a fine luglio. Il successore – a quanto apprende l’Adnkronos Salute – dovrebbe essere Rocco Bellantone, ex preside della Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica di Roma. La nomina spetta al ministro della Salute Orazio Schillaci, che ha sul tavolo la ‘short list’ dei candidati che hanno partecipato alla manifestazione d’interesse elaborata dalla commissione incaricata di valutare le 12 candidature emerse nelle scorse settimane. Bellantone era in ballottaggio con Anna Teresa Palamara, che dirige il Dipartimento Malattie infettive dell’Iss.

La commissione che dovrà portare alla sostituzione di Brusaferro, nominata il 26 luglio scorso, è guidata da Gianfranco Nicoletti, rettore dell’Università Vanvitelli di Napoli, ed è composta da Stefano Magrini, docente di Radioterapia all’Università di Brescia, e dalla dirigente ministeriale Daniela Rodorigo, direttore generale della vigilanza sugli enti e sulla sicurezza delle cure del ministero della Salute.

Ruolo da protagonista, sempre in primo piano, per Brusaferro nella storia italiana della pandemia, dal 30 gennaio 2020 ad oggi.

I primi due casi italiani, proprio il 30 gennaio 2020, quando due turisti cinesi risultarono positivi a Roma. Da allora, i primi focolai, 20 giorni dopo a Codogno, i primi morti.  Poi, l’emergenza, contrassegnata da un confronto spesso, quasi sempre, non facile tra scienza e politica. Le ordinanze di contingimento, i divieti, le limitazioni, in un’Italia sospesa. Poi, la “prova” del vaccino, dei vari vaccini, le polemiche, le contrarietà, in un Paese diviso.

Al 18 aprile dell’anno scorso, in Italia oltre 49milioni e 800mila persone , oltre l’80% della popolazione, hanno completato la  vaccinazione e poco meno di 40mila hanno ricevuto anche la terza dose. Numeri che mettono l’Italia al 28esimo posto tra i Paesi interessati dalla vaccinazione e al sesto posto nell’Unione europea per percentuale di persone completamente vaccinate.


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