Attualità

Saman, a Bologna il processo d’appello per i suoi familiari imputati dell’omicidio

di Giorgio Brescia -


Al via a Bologna il processo d’appello per l’omicidio di Saman Abbas, la 18enne di origini pakistane uccisa nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio 2021 a Novellara, in provincia di Reggio Emilia dopo essere sparita. Un anno prima non aveva voluto sposare il cugino in Pakistan, aveva poi denunciato la sua famiglia per maltrattamenti, induzione al matrimonio e sequestro dei suoi documenti. Il suo corpo fu ritrovato un anno e mezzo dopo, alla fine di novembre del 2022.

In aula ci sono i genitori della ragazza, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, condannati all’ergastolo in primo grado (la madre per la prima volta in tribunale, a capo chino, con il velo e una mascherina che le cela pure la bocca, non rivolge lo sguardo a nessuno, nemmeno al marito)e lo zio Danish Hasnain, che fu condannato a 14 anni. Nel processo, imputati pure i due cugini della 18enne, Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, per loro in primo grado intervenne un’assoluzione che la Procura ha impugnato.

La pubblica accusa intende dimostrare la premeditazione dell’omicidio della 18enne, i futili motivi e il coinvolgimento di tutta la famiglia in un delitto che fece scalpore e tenne viva l’attenzione dell’opinione pubblica per mesi e mesi.

Dopo una serie di considerazioni e di prese di posizione sull’argomento da parte dei difensori dei singoli imputati, la Corte ha deciso – per l’assenza di più interpreti per ciascuno di loro – di far uscire i condannati dalla gabbia e di tenerli tutti, l’uno vicino all’altro, in prima fila, usufruendo dell’unico interprete disponibile, avendo tutti dichiarato di non comprendere la lingua italiana.

Il giudizio di appello dovrà acquisire e valutare consulenze tecnico-informatiche che per la difesa dello zio puntano a dimostrare come portasse una busta de non lo zaino di Saman, nonché una ricostruzione video che, per l’accusa, ha svolto il Nucleo investigativo dei carabinieri assemblando il totale delle immagini catturate dagli impianti di telesorveglianza sui movimenti degli imputati, in una cronologia completa di tutte le circostanze in cui vi appaiono.


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