Politica

Salvini blinda Zaia: “Non si discute buon governo per scelte romane”

di Giovanni Vasso -

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, nel corso di una conferenza stampa al termine della riunione del Consiglio dei ministri presso Palazzo Chigi a Roma, 24 maggio 2024. ANSA/CLAUDIO PERI


Matteo Salvini e la Lega blindano Luca Zaia a cui arriva, adesso, un guanto di sfida da parte dell’ex sindaco di Verona Flavio Tosi. In un’intervista rilasciata a Rai1, il vicepremier ha difeso le ragioni del governatore uscente del Veneto che punta a un terzo mandato: “Sicuramente un conto è il voto politico, altra cosa è la buona amministrazione locale. Mettere in discussione il buon governo della Lega e di Zaia in Veneto da anni per equilibri politici e per scelte romane non mi sembrerebbe utile”. E ha aggiunto: “Sono sicuro che con gli alleati troveremo una quadra come abbiamo sempre trovato e sono sicuro che nessuno voglia mettere in discussione uno dei governi più virtuosi d’Europa per mettere una bandierina da qualche parte”. Salvini, poi, ha ribadito che “in questi due anni e pochi mesi, la Lega è stata assolutamente leale in ogni votazione nei confronti del governo. La stabilità del governo italiano è un patrimonio che l’Europa ci sta invidiando e che ci sta premiando economicamente quindi non si mette in discussione assolutamente un governo che arriverà a tutti e cinque gli anni”. Zaia non si tocca, quindi. E ciò non significa mettere in discussione la solidità della coalizione del governo.

Nel frattempo, però, il dibattito sul terzo mandato, in Veneto, si arricchisce di un nuovo capitolo. E riguarda le ambizioni di Flavio Tosi che replica a Salvini e al Carroccio e, intanto, lancia la sfida: “La Lega sa benissimo che il terzo mandato non esiste, Zaia non ha chance”, ha spiegato a Repubblica. S’è detto, poi, scettico su un ripensamento del governo sul tema, dichiarandolo “morto e sepolto” dal momento che “due partiti su tre della maggioranza non lo vogliono, idem dall’opposizione” aggiungendo inoltre che “la Consulta ha già detto che il limite è legittimo per i sindaci e quindi potrebbe esserlo anche per i governatori”. La lettura di Tosi è netta: “Dalla Lega solo schermaglie per spuntare una candidatura comunque leghista, ipotesi non realistica poiché alle ultime Europee Fratelli d’Italia ha perso il 37 per cento, la Lega solo il 13%”. Tosi è pronto a scendere in campo se il Veneto dovesse poi toccare a Forza Italia nell’ambito della “ripartizione tra gli alleati” dal momento che “si vota in sei regioni più Venezia”. Ma, per ora, è troppo presto fare ipotesi. Se ne parla in primavera.


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