Napoli

Salvini, assist e sfida a De Luca: “Sì al terzo mandato ma in Campania vinciamo noi”

di Giovanni Vasso -


Certe volte, le cose belle arrivano da chi meno te l’aspetti. Proprio mentre infuria il fuoco “amico”, proprio mentre il Pd studia il modo per metterlo in panchina, proprio quando Elly Schlein si è lanciata, determinatissima, nella santa crociata contro di lui (ricambiata), Vincenzo De Luca si ritrova, in mano, un cioccolatino regalatogli dall’arcinemico Matteo Salvini. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, stamattina a Napoli per il congresso nazionale dell’Ugl logistica e viabilità, si è detto favorevole al terzo mandato “ma non solo per i governatori, anche per i sindaci”. E, contestualmente, ha affermato che “se uno è bravo”, di mandati, “ne può fare anche quattro”. Il problema, ha spiegato il capo della Lega, è se uno “è capra” e, in tal caso, “anche uno è troppo”. L’assist è servito: “Sono a favore del fatto che si possano ripresentare, poi De Luca si ripresenta ai cittadini come Emiliano e Zaia e se lo votano, viva la democrazia, però io sono favorevole al fatto che si possano riproporre”.

Attenzione, però. Salvini non diventato un fautore del governatore col lanciafiamme. Tutt’altro. Semmai, ripescando nel lessico della prima Repubblica, non sono da escludere quelle “convergenze parallele” che, talora, uniscono nella stessa battaglia leader, partiti e movimenti altrimenti irriducibilmente diversi.

Salvini, infatti, ci tiene a specificare che “la sfida è portare il buon governo della Lega in Campania, ragionando già da oggi su chi scegliere come candidato governatore senza scelte dell’ultimo momento, come ha fatto il centrodestra negli ultimi anni”. Il vicepremier rassicura che la sfida con l’ex sindaco sceriffo di Salerno ci sarà. E se non ci sarà, non sarà per scelta del centrodestra: “Sto ragionando già oggi su chi porterà la bandiera del centrodestra in Campania, sfidando De Luca o chi al posto di De Luca”. L’identikit è tracciato ma solo per grandi linee: Salvini promette che “il candidato di centrodestra” sarà “serio, credibile e coerente, e che parta per tempo, perché tu puoi prendere una persona in gambissima ma se la butti sul palco due mesi prima del voto non vai da nessuna parte”.

Salvini, però, ne ha anche per il centrodestra. Per quello napoletano e quello campano. Invita all’autocritica, il capo della Lega, e ammette: “Negli ultimi anni sia in Comune a Napoli che in Regione Campania siamo arrivati un po’ tardi, e i cittadini ci hanno giustamente punito. Adesso, memori degli errori fatti, vediamo di partire più in fretta”.


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