Attualità

Salvatore Sinagra in coma, preso l’aggressore di Lanzarote

di Angelo Vitale -


Sarà il magistrato a valutare se contestare al sospettato il reato di tentato omicidio, l’accusa che – data l’inaudita violenza del pestaggio – grava sulla persona fermata a Lanzarote dopo che l’italiano Salvatore Sinagra è finito in coma in ospedale.

E’ stata, dicono i testimoni, un’aggressione “di inaudita violenza”, gratuita e a freddo, avvenuta dopo un banale diverbio in un bar di Playa del Carmen, mentre Salvatore fumava una sigaretta davanti al locale, ormai dimentico della lite, secondo quanto ha raccontato Andrea Sinagra, il papà pescatore delle Egadi. La Guardia Civil spagnola ha fermato il presunto aggressore di Salvatore Sinagra, il trentenne di Favignana che si trova in fin di vita in ospedale a Las Palmas, alle Isole Canarie, dopo un brutale pestaggio fuori un bar di Lanzarote.

Si tratterebbe – a quanto si apprende – di uno spagnolo già noto alle autorità locali che nelle prossime ore l’uomo dovrebbe essere sottoposto a interrogatorio.

Indizi solidi, riprese delle telecamere e prove testimoniali: sono quelli che inchioderebbero l’uomo arrestato a Lanzarote dalla guardia civile per il brutale pestaggio di Salvatore Sinagra, 30 anni, siciliano originario di Favignana, che lotta contro la morte in ospedale.

Il presunto aggressore ha 25 anni, è residente a Lanzarote ed era già noto per i suoi precedenti penali, dicono fonti investigative. Avrebbe agito servendosi di un tirapugni, da qui le gravi ferite inferte al giovane italiano.

Gli agenti della guardia civile, che indagano sull’aggressione avvenuta domenica scorsa in un bar di Playa del Carmen, uno delle principali località turistiche di Lanzarote, lo hanno arrestato alle 23:40 di sabato sera. Dopo l’interrogatorio in caserma, il pregiudicato è stato formalmente imputato del reato di lesioni gravi. Sarà condotto oggi per la convalida del fermo davanti al giudice del tribunale di Arrecife, il capoluogo dell’isola.


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