Salvaguardare i muretti a secco, patrimonio UNESCO
La deputata di Fratelli d’Italia, Alessia Ambrosi, chiede l’intervento del governo con misure ad hoc per la tutela e la valorizzazione dei muretti a secco
Manufatti straordinari che costituiscono a pieno titolo una parte fondamentale dell’identità del nostro Paese. Parliamo dei muretti a secco, vere e proprie opere d’arte i segreti della cui realizzazione sono tramandati di generazione in generazione da centinaia di anni. Non a caso, i muretti a secco sono riconosciuti dall’Unesco come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. In Italia ne sono stati censiti ben 173.000 chilometri e, dal Trentino Alto Adige alla Sicilia, sono molto spesso parte integrante e insostituibile dei meravigliosi paesaggi del Belpaese, quelli che incantano e fanno sognare. Belli e caratteristici, quindi, ma anche utili e funzionali. I muretti a secco, infatti, svolgono anche un ruolo cruciale nella prevenzione del dissesto idrogeologico, nella tutela del territorio e nella promozione di un’agricoltura sostenibile. Insomma, c’è una lunga serie di ragioni per le quali queste opere vanno innanzitutto salvaguardate, ma anche valorizzate. Eppure, nonostante il loro valore storico, ambientale ed economico, come spesso accade per tante delle straordinarie meraviglie italiane, mancano strumenti di tutela adeguati e incentivi fiscali specifici per il loro recupero e la loro manutenzione. Un problema posta dalla deputata di Fratelli d’Italia Alessia Ambrosi che ha presentato un’interrogazione parlamentare per sollecitare l’azione del governo sulla questione, ma soprattutto per chiedere interventi concreti a tutela di opere che fanno parte del nostro patrimonio culturale.
“La valorizzazione dei muretti a secco – ha dichiarato la parlamentare annunciando la propria iniziativa – è un tema che riguarda non solo la tutela del nostro passato, ma anche la costruzione di un futuro più sostenibile e resiliente. È un’opportunità che dobbiamo cogliere con responsabilità e determinazione, per consegnare alle future generazioni un Paese capace di coniugare innovazione e tradizione, sviluppo economico e tutela ambientale”.
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