Economia

La sfida della logistica e del futuro secondo Sabrina De Filippis ad Mercitalia Logistics (Fs)

di Giovanni Vasso -


Sabrina De Filippis, amministratore delegato di Mercitalia Logistics. Rotte che cambiano, l’importanza ritrovata del Mediterraneo, il Sud d’Italia, d’Europa e del mondo come mercati emergenti del futuro per connettere Nord Europa e Africa. La sfida della logistica: a che punto siamo e quali sono gli obiettivi da raggiungere?

Gli obiettivi che ci siamo posti come Polo Logistica del Gruppo FS sono ambiziosi e sfidanti. Lavoriamo ogni giorno per rilanciare il settore della logistica concorrendo in maniera determinante alla transizione dell’economia globale, proponendoci come player europeo della logistica integrata per aumentare significativamente la percentuale di merci trasportata su ferro.

Sicuramente il momento storico che stiamo vivendo rende ancora più difficile raggiungere questi obiettivi. Abbiamo assistito a profonde trasformazioni e turbolenze a causa di eventi come la Brexit, la pandemia, la guerra in Ucraina, le tensioni in Medioriente, gli attacchi nel Mar Rosso e la fragilità delle infrastrutture di trasporto. In questo contesto è necessario rafforzare l’efficienza, la competitività e la resilienza degli attori coinvolti nella catena della logistica. Dobbiamo puntare sulla strategicità dell’Italia, con la sua posizione al centro del Mediterraneo e connessa alle principali infrastrutture e corridoi europei che garantiscono al Paese un ruolo essenziale nel mercato della logistica internazionale, rendendolo fortemente attrattivo.

I porti come Gioia Tauro, Genova e Trieste continueranno a ricoprire un ruolo importantissimo e per questo sarà fondamentale il loro sviluppo infrastrutturale per favorire l’integrazione mare-gomma-ferro, che può fare del trasporto ferroviario il vettore di trasporto delle merci nelle lunghe distanze, lasciando al trasporto stradale il cosiddetto primo e ultimo miglio.

Il piano industriale del Polo Logistica è la risposta concreta con il quale stiamo affrontando queste sfide, rafforzando il network delle partnership di valore e sviluppando progetti infrastrutturali che permetteranno di collegare asset strategici con porti, interporti e terminali multimodali.

L’Italia si è sempre data una narrazione alquanto deprimente in fatto di efficienza, oggi emerge che i servizi ferroviari italiani “dominano” in Germania dove, invece, iniziano a perdere colpi. È un punto di arrivo o di partenza verso quali nuovi obiettivi?

L’ampliamento della nostra presenza e della nostra offerta in Europa non può che essere un importante base su cui costruire il nostro futuro. Ormai ci proponiamo come operatore di sistema, puntando ad espandere il network in tutta Europa con l’obiettivo di diventare il player europeo della logistica integrata, compreso il raccordo con il primo e l’ultimo miglio, con la gestione dei terminali e delle piattaforme logistiche per consentire una piena intermodalità con la gomma e con il mare. In Europa siamo presenti in 12 Paesi, sia sull’asse l’asse nord-sud che est-ovest, con collegamenti giornalieri da e per l’Italia a vantaggio dei servizi di import ed export a sostegno del made in Italy.

L’operazione di acquisizione di Exploris ha consolidato la nostra presenza in Germania, portandoci ad occupare un posto di rilievo nel mercato tedesco, oltre ad estendere la nostra forza diretta in Belgio, Polonia e Repubblica Ceca. I collegamenti ferroviari internazionali di Exploris, fortemente orientati ai trasporti est-ovest, vanno a completare la rete di TX Logistik, già molto presente lungo l’asse nord-sud Europa.

Aggiungendo Exploris a Tx Logistik ampliamo la nostra presenza in Europa offrendo al mercato e alle aziende italiane servizi più capillari, flessibili e efficienti. Inoltre, potremo realizzare sinergie ed economie di scala, utili per tutte le società del Polo Logistica del Gruppo FS sia in ambito commerciale sia operativo.

PNRR e non solo. I traguardi sono ambiziosi. A che punto siamo oggi e quali prospettive ha il nostro Paese?

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è un’opportunità chiave per il rilancio e il potenziamento delle infrastrutture del Paese. Il piano prevede significativi investimenti mirati a modernizzare anche la rete logistica. Ovviamente, la realizzazione del piano di adeguamento infrastrutturale riveste un ruolo altamente strategico nel medio e lungo periodo per garantire la competitività del settore, ma ci penalizza nel breve in quanto le numerose interruzioni per lavori di potenziamento comportano delle difficoltà oggettive nella circolazione dei nostri treni. Le difficoltà devono rappresentare per noi un’opportunità per alimentare sinergie e spingerci a offrire soluzioni innovative e integrate, con una rete capillare, una flotta moderna e diversificata, e una forte attenzione alla digitalizzazione e alla sostenibilità.

In attesa delle nuove infrastrutture, noi stiamo costruendo il nostro “cantiere della logistica”, un mix di azioni strategiche necessarie per essere pronti a sfruttare le opportunità che arriveranno nei prossimi anni. Questo permetterà di incrementare i volumi delle merci trasportate in treno grazie a connessioni sempre più efficaci dei nostri porti e dei nostri terminal alla rete nazionale e ai corridoi ferroviari europei. Stiamo lavorando in quest’ottica, in linea con il nostro piano industriale che prevede circa tre miliardi di investimenti dedicati al rinnovo della flotta, al potenziamento di terminal esistenti e alla creazione di nuovi e alla digitalizzazione.

Superare le sfide attuali sarà cruciale per raggiungere gli obiettivi e sfruttare appieno le opportunità di crescita economica e sostenibilità ambientale.

Il tema della sostenibilità ambientale spesso è derubricato a pietra di scontro tra le forze politiche. Perché, dal punto di vista delle imprese e della logistica, è giusto investire nel green?

Investire nel green significa offrire un rendimento etico e responsabile che non compromette l’ambiente o la società e, allo stesso tempo, contribuisce allo sviluppo sostenibile dell’economia mondiale e alla transizione ecologica.

Nell’ambito della logistica, credo fortemente che la soluzione per il futuro del nostro paese sia l’intermodalità. Senza dubbio una delle chiavi per raggiungere gli obiettivi fissati dall’UE, nell’ottica della decarbonizzazione prevista da qui al 2050. Spostare le merci dalla strada alla ferrovia, infatti, contribuirebbe non solo a favorire la sostenibilità ambientale, ma anche a rendere più produttivo il cluster. Gli obiettivi UE sono particolarmente ambiziosi e ancora molto lontani dall’essere raggiunti. Noi stiamo dando una importante accelerata in questo senso, con azioni concrete, investimenti mirati e un piano industriale importante che prevede, tra le altre cose, il rinnovo della flotta per renderla innovativa ed ecosostenibile.

Esempio recente e tangibile del nostro impegno sul campo, è la costruzione di una nuova nave, la Sikania II Hybrid, a propulsione ibrida e zero emissioni in porto, appartenente alla flotta Bluferries. Varata giusto un paio di settimane fa, sarà sottoposta a test di collaudo, e prenderà servizio nei primi mesi del 2025 sullo Stretto di Messina, andando a rinnovare la nostra flotta. La nave, grazie alla propulsione ibrida, consentirà una riduzione delle emissioni di CO2 del 56% rispetto alle navi più vetuste della flotta e del 13% rispetto alle navi gemelle non ibride, grazie alle zero emissioni in porto durante le operazioni di manovra tramite motori elettrici.

Il Polo Logistica del Gruppo FS è da sempre in prima linea per avere un ruolo principale in una vera e propria rivoluzione condivisa, dando un contributo fondamentale al rilancio competitivo e sostenibile del trasporto merci in Italia.

Lei è una top manager di una grande azienda e il tema delle donne al vertice delle imprese è stato, ed è, centrale nel dibattito economico e politico. A che punto siamo con l’empowerment femminile in Italia?

Non credo si possa affermare l’esistenza di una parità di genere. Qualcosa sicuramente si è smosso ma, nonostante i progressi compiuti verso l’equità di genere sul posto di lavoro, le donne devono ancora faticare per ottenere il loro posto al vertice. Serve determinazione e il giusto supporto. Nel 2024 è davvero surreale pensare che ancora non esista il cambio culturale auspicato che porti ad investire nella parità di genere volontariamente, senza nessuna normativa che lo imponga.

Come Gruppo, però, non possiamo che essere orgogliosi dei passi avanti fatti. Siamo infatti impegnati a diffondere una cultura inclusiva, allo scopo di migliorare il bilanciamento di genere. Non ci limitiamo ad aumentare la presenza delle donne nella leadership dell’organizzazione, ma puntiamo a creare condizioni di lavoro migliori per tutte le dipendenti e a favorirne l’incremento del numero a tutti i livelli organizzativi.

Durante il mio percorso personale e professionale, ho appreso che la diversità di genere non solo arricchisce le organizzazioni ma è anche cruciale per il successo a lungo termine. Donne e uomini, che collaborano in modo paritario, rappresentano un vantaggio strategico per le aziende ed è dalla loro collaborazione che si creano team più creativi, innovativi e capaci di affrontare le sfide complesse del mondo moderno; la complementarità degli approcci crea un miglior clima aziendale e un maggior benessere complessivo, incidendo sulla produttività delle organizzazioni.

Nel mio ruolo come AD di Mercitalia Logistics, considero la gender equality non solo un imperativo etico e valoriale ma anche una value proposition che migliora la performance aziendale. Il nostro board è costantemente impegnato nella promozione della parità di opportunità, garantendo trasparenza nelle pratiche di reclutamento e promozione, implementando politiche di sostegno alla maternità, politiche di inclusione e di sostegno alla leadership al femminile, azioni concrete per garantire a tutti, donne comprese, benessere lavorativo. Siamo determinati a creare un ambiente dove il talento e la competenza prevalgano sul genere.

Per l’attenzione riservata al tema, il Gruppo è stato assegnatario, per due anni consecutivi (2022-2023), del Premio Minerva Roma Azienda d’Eccellenza, promosso da Unindustria Lazio e Federmanager Roma. Diverse, infatti, le iniziative messe in campo: dalla campagna di innovazione sociale Women in Motion, con la quale portiamo nelle scuole le nostre mentor per valorizzare la carriere femminili in ambito STEM, al Gender Equality Plan; dalle tante campagne di sensibilizzazione realizzate negli anni  in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne del 25 novembre ai numeri della presenza femminile all’interno del Gruppo FS in costante crescita negli ultimi anni.


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