Esteri

Russia, Usa e Ucraina: la tregua della discordia

di Ernesto Ferrante -


Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato un cessate il fuoco di tre giorni in Ucraina, dalla mezzanotte tra il 7 e l’8 maggio e dalla mezzanotte tra il 10 e l’11 maggio. La tregua, durante la quale la parte russa sospenderà tutte le operazioni militari, cade in occasione dell’80° Giornata della vittoria, ed è stata voluta dal capo del Cremlino.

“La Russia ritiene che l’Ucraina debba seguire l’esempio. In caso di violazione della tregua da parte ucraina, le forze armate russe daranno una risposta adeguata ed efficace”, ha dichiarato la presidenza russa.

L’Ucraina ha chiesto alla Federazione russa di accettare “immediatamente” un cessate il fuoco “globale” per “almeno 30 giorni”.

“Se la Russia vuole davvero la pace, deve cessare il fuoco immediatamente”, ha scritto su X il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiga. “Perché aspettare l’8 maggio?”, ha continuato, sottolineando che il suo Paese “è pronto a sostenere un cessate il fuoco duraturo e completo. Ed è quello che proponiamo costantemente: per almeno 30 giorni”.

Donald Trump vuole mettere fine al conflitto in Ucraina. Lo ha assicurato la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, lasciando intendere che il presidente americano non sarebbe soddisfatto della decisione di Putin.

“È sempre più frustrato con i leader di entrambi i Paesi – ha detto Leavitt ai giornalisti – Vuole vedere un cessate il fuoco permanente. So che Vladimir Putin, questa mattina, ha offerto un cessate il fuoco temporaneo. Il Presidente ha chiarito che vuole un cessate il fuoco permanente per fermare le uccisioni e lo spargimento di sangue”.


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