Cronaca

Rovigo: undicenne a scuola con un coltello

di Gianluca Pascutti -


Un episodio allarmante ha scosso la scuola secondaria di primo grado “Pio Mazzucchi” di Castelguglielmo (Rovigo), dove giovedì un bambino di soli 11 anni ha portato un coltello in classe, estraendolo davanti ai compagni. L’incidente si è verificato durante una normale giornata scolastica e ha sollevato un profondo dibattito sulla sicurezza nelle scuole e il disagio giovanile. Lo studente di origini nordafricane sembra non essere nuovo a questo tipo di gesti violenti, difficile stabilire se sia stata una dimostrazione o un tentativo di gesto violento rivolto ai suoi compagni di classe. La notizia appena arrivata nelle case degli studenti della scuola ha destato sdegno e scalpore, scatenando un tam tam di messaggi da parte dei genitori nelle chat di gruppo scolastico. La preoccupazione per l’incolumità dei figli ha generato una protesta pacifica da parte dei genitori, alcuni si sono recati davanti al cancello della scuola impedendo ai ragazzi di entrare, chiedendo a gran voce sicurezza e provvedimenti da parte dell’istituto. La risposta della dirigente scolastica non si è fatta aspettare, Annalisa Barion ha celermente organizzato un incontro con i genitori per poi tenere un doppio tavolo tecnico con insegnanti e psicologi, due riunioni per analizzare l’accaduto e prendere immediati provvedimenti. Durante un’intervista rilasciata la dirigente scolastica ha voluto precisare che la Pio Mazzucchi non è una scuola ghetto, ma ragazzini spesso non si rendono nemmeno conto dei limiti che differenziano la realtà dal virtuale, pensando di poter fare come nei film o nei videogiochi. L’istituto ha garantito che c’è molta attenzione alla sicurezza degli studenti ma le soluzioni vanno prese valutando bene le singole situazioni, bisogna intervenire gradualmente nei limiti e con i tempi previsti. La protesta dei genitori che era partita con toni abbastanza accesi è subito rientrata dopo l’incontro con i dirigenti e gli studenti sono poi entrati regolarmente in classe. Indagini da parte della compagnia locale dei Carabinieri.


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