Rottamazione quater, Leo: “Hanno aderito 3,8 mln di contribuenti”
MAURIZIO LEO VICEMINISTRO DELL'ECONOMIA DELLE FINANZE
Rottamazione quater, adesso il viceministro al Mef Maurizio Leo spera nel tesoretto. Stando alle stime diffuse dall’esponente del governo, i contribuenti che hanno aderito sono stati circa 3,8 milioni. Tanti, infatti, sono stati i cittadini che hanno sganciato la prima rata, che scadeva il 31 ottobre scorso. Leo, però, come ha spiegato a Stasera Italia su Rete4, sa bene che si tratta di numeri che non sono definitivi, quelli – ha spiegato – “non li conosciamo” (almeno per il momento). La stima, però, sembra incoraggiante: “Sappiamo che 3,8 milioni di contribuenti hanno dato adesione a questa rottamazione”. La speranza è quella di ritrovarsi in cassa un “tesoretto”: “Spero che questo accada – ha detto il viceministro – ma quando parliamo di numeri dobbiamo essere prudenti”. Tuttavia, Leo non ha nascosto di avere “buone aspettative”.
Il primo adempimento, dunque, è andato. La prima rata della rottamazione quater scadeva il 31 ottobre, ma sono è stato concesso qualche giorno di tolleranza rispetto al termine. Che è slittato, così, a ieri 6 novembre. Per pagare la seconda rata della rottamazione quater ci sarà tempo fino al 30 novembre. Per molti osservatori, questo sarà l’appuntamento decisivo. Se i debitori riusciranno a pagare, in tempi comunque ristretti, la seconda tranche del pagamento, conserveranno il beneficio di poter pagare a rate quanto devono al Fisco.
Ma il viceministro, in tv, ha voluto commentare anche la riforma fiscale che il governo si appresta a varare. Dalle parole di Maurizio Leo traspare l’idea che il lavoro sia appena iniziato: “Noi siamo partiti con 3 aliquote ma il nostro obiettivo è andare, se ci saranno le risorse, a due aliquote”, ha spiegato. Quindi ha analizzato il peso della pressione fiscale italiana: “Su ogni 1.000 euro di reddito 430 se ne vanno per tributi e contributi. Non siamo il fanalino coda ma il sesto paese per carico fiscale in Europa, dobbiamo assolutamente ridurre la pressione fiscale e lo faremo anche negli anni successivi, visto che abbiamo dinanzi a noi 5 anni”.
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