Non solo rottamazione: nel Milleproroghe, approvato alla Camera nella mattinata di ieri, ci sono anche altri provvedimenti come l’obbligo di polizza anticalamità per le aziende mentre slitta di sei mesi l’etichetta anti-sgrammatura e di altri due anni l’ingresso delle consulte dei tifosi all’interno dei Cda delle squadre di calcio.
La rottamazione nuova non ci sarà, come già ampiamente previsto. Tuttavia viene concesso a chi è decaduto dal beneficio per non aver pagato le rate, o averlo fatto in ritardo. Gli interessati potranno essere riammessi inviando una dichiarazione entro il 30 aprile prossimo e inizieranno a pagare da luglio di quest’anno. Da aprile, inoltre, scatterà l’obbligo per le aziende di dotarsi di una polizza anticalamità. Un tema che aveva diviso, e non poco, il dibattito politico e che rientra, nelle intenzioni di governo, nella volontà di coinvolgere anche i privati nella gestione dei rischi idrogeologici. E che aveva trovato sostegno bipartisan, ma evidentemente non sufficientemente forte, per ottenere un’ulteriore proroga dopo quella concessa fino al 31 marzo di quest’anno. Sei mesi in più, inoltre, per le aziende che hanno scelto la sgrammatura dei beni. Dal 1 ottobre, e non più dal 1 aprile, dovranno informare i consumatori con etichetta della quantità inferiore di prodotto rispetto al passato. Inoltre ci vorranno ancora due anni (almeno) prima che i tifosi possano sedere all’interno dei Cda dei club di calcio. Con una promessa: è già pronto un ulteriore slittamento che rende blindati gli organi decisionali delle squadre fino al 31 dicembre 2027.