Attualità

Romanella Ztella

di Rita Cavallaro -


Roberto Gualtieri è riuscito in un’impresa impossibile: unire in una mega protesta i suoi elettori delusi e perfino esponenti di sinistra e dei centri sociali, che hanno risposto alla chiamata alle armi della Lega, consci che il nemico del mio nemico è mio amico. Il sindaco della Capitale è diventato il peggior nemico per i suoi quando ha deciso di destarsi dal sonno ectoplasmatico per mettere in atto un provvedimento da incubo per i cittadini: la nuova Ztl fascia verde. Una sorta di fortino protetto dall’occhio elettronico di ben 51 varchi, che impediscono l’accesso alla città ai veicoli più inquinanti, in una maxi area che si estende per 21 chilometri. Una follia “eco chic”, così l’hanno definita i cittadini e le associazioni di categoria, inviperiti dal fatto che la misura costringerebbe i romani, in un momento di crisi economica, a mettere mano al portafoglio per dotarsi di un’automobile euro 6, ibrida o elettrica, solo al fine di entrare nell’anello verde e raggiungere il posto di lavoro. Perché la delibera, che entrerà in vigore dal prossimo novembre, mette al bando tutte le vetture alimentate a gasolio Euro 4, i veicoli commerciali N1, N2, N3 alimentati a gasolio Euro 4 e i ciclomotori alimentati a gasolio Euro 3. Le restrizioni saranno estese anche ai veicoli alimentati a gasolio Euro 5 a partire dal 1 novembre 2024. Da Vigna Murata a Labaro, da Colli Aniene a Corviale, dalla Tuscolana alla Magliana: la delibera nr. 371/2022, di fatto, sigilla la città ai comuni mortali, lasciando libertà di circolare soltanto ai privilegiati che possono permettersi una spesa di almeno 20mila euro per rinnovare il parco auto privato, in nome di una spinta ecologista che segue le orme del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ma ne amplifica gli effetti a causa della vastità del territorio di Roma. Le stesse orme e lo stesso destino, visto che contro la delibera si sta sollevando un polverone, scoppiato con la protesta avviata dal consigliere capitolino leghista Fabrizio Santori, il quale ha lanciato una petizione online, che ha raggiunto quasi le 100mila firme, e che è stato capace di riunire migliaia di romani, ieri, davanti al Campidoglio, per la manifestazione “Stop al folle piano Ztl di Gualtieri”. Un fiume di gente, che ha intonato cori contro il sindaco ed esposto striscioni nella piazza di Palazzo Senatorio. “Gualtieri vattene via”, “‘No al delirio eco chic di Gualtieri”, “Patanè Patanè (l’assessore comunale ai Trasporti, ndr) l’auto nuova compracela tè”: sono solo alcuni degli slogan di dissenso contro il primo cittadino.

Il tutto nonostante lo stesso Gualtieri, assediato da giorni dentro e fuori il palazzo e preoccupato per l’onda di dissenso prevista dalle ore 17 davanti al Campidoglio, è corso ai ripari nella mattinata, sperando di scoraggiare la manifestazione, e ha promesso che la Ztl fascia verde sarà modificata. “Ho parlato al telefono con il presidente Francesco Rocca (il governatore del Lazio, ndr) e gli ho scritto. Questo perché la delibera di Roma Capitale è in attuazione di una norma regionale. Lui si è detto disponibile a valutare con gli uffici le varianti alla delibera. Ma noi non scarichiamo su altri le responsabilità. Ma non esiste polemica istituzionale e noi cambieremo la delibera”, ha detto il sindaco, sottolineando comunque come “molti divieti sono già in vigore da diversi anni, questo pochi lo sanno. Noi chiedemmo di inserire una clausola che consente di inserire le possibili varianti che naturalmente sono di intesa con la Regione e ho quindi chiesto di potermi avvalere di questa opportunità per valutarla anche a livello tecnico. Non c’è nessuna polemica tra Regione e Comune, gli uffici tecnici collaborano, stiamo lavorando per rendere la delibera con dati più aggiornati per evitare di scaricare il peso su chi non può reggerlo economicamente, questo è l’obiettivo e lo stiamo facendo”. Parole che non hanno per nulla convinto l’opposizione. “Gualtieri ha detto che modificherà la delibera, ma non c’è nulla di scritto né ha detto come. Noi non ci fidiamo e vogliamo vedere il nuovo documento su questa Ztl fascia verde, un provvedimento folle deciso con una delibera di Giunta, arrivata dall’alto senza coinvolgere l’Assemblea capitolina”, ha spiegato Santori, che ha aperto la manifestazione. “Chiediamo un tavolo con tutte le associazioni”, ha aggiunto, precisando che la delegazione di cittadini ricevuta ieri in Campidoglio ha portato un messaggio preciso. “Il mandato della piazza alla delegazione è quello di ritirare la delibera e di non accettare compromessi”. Qualora non ci sarà un cambio di passo di Gualtieri, si prospetta dunque una battaglia legale, con un ricorso al Tar per chiedere la sospensiva dell’ordinanza che metterebbe al bando oltre 30mila auto, a fronte di un misero incentivo alla rottamazione di 250 euro, offerto dal Campidoglio per l’acquisto dell’auto privata.

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