Roma, scontri alla manifestazione contro gli Stati Generali Natalità
Scontri a manifestazione contro Stati Generali Natalità
All’indomani del brutto episodio andato in scena all’Auditorium della Conciliazione, dove alla ministra Eugenia Roccella è stato di fatto impedito di intervenire agli Stati Generali della Natalità, oggi è il giorno di una manifestazione contro l’evento organizzato dall’assemblea Aracne. Un corteo composto da circa 250 persone è partito da Piazzale degli Eroi a Roma con il dichiarato intento di protestare contro la quarta edizione degli Stati Generali della Natalità e ha cercato di aggirare il cordone di sicurezza degli agenti di polizia per raggiungere il luogo della manifestazione.
Un tentativo che causato momenti di tensione con le forze dell’ordine culminati anche in alcuni scontri tra manifestanti e polizia che hanno causato diversi feriti. Gigi De Paolo, organizzatore degli Stati Generali della Natalità, sembra incredulo dinanzi a queste proteste, ritenendo che “manifestare contro di noi è come manifestare contro Save The Children, Medici senza Frontiere ed Emergency. Ti può piacere o non piacere ciò che facciamo, ma non si può manifestare contro chi si batte per la natalità, tema che tocca tutti”. Il dramma della denatalità e le sue conseguenze sotto il profilo sia economico che sociale sono infatti ben noti a tutti e da anni l’attenzione politica è concentrata su questo fenomeno in maniera assolutamente bipartisan. Al netto delle misure con cui si ritiene di affrontare il problema, mantenere un faro puntato sull’invecchiamento della popolazione, alimentando il dibattito e favorendo il confronto a tutti i livelli, soprattutto per individuare delle soluzioni, dovrebbe apparire come un’opera meritoria.
Eppure, evidentemente, per qualcuno non è così. Il livello di tensione si è, infatti, talmente innalzato che molti degli invitati attesi agli Stati Generali della Natalità hanno preferito dare forfait e, addirittura, diversi messaggi che avrebbero dovuto essere letti nel corso dell’evento sono stati accantonati. Una circostanza certamente sgradevole che dà però il polso della situazione. Mentre il Paese è attraversato da dinamiche decisamente preoccupanti, le reazioni stupidamente esagerate di qualcuno contro le pur sempre legittime posizioni altrui, sfociano in episodi di violenza sia verbale, come accaduto ieri alla ministra Roccella, sia fisica, come dimostrano gli scontri odierni.
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