Roma, i rifiuti nel retro-città
Roma, i rifiuti nel retro-città – Cronache settimanali dai disagi verso il Giubileo 2025
Tante cose avrebbero dovuto essere pronte per il Giubileo 2025, tante: dalle nuove strade, ai monumenti restaurati, da nuove aree pedonali fino alle nuove linee del trasporto pubblico. Tutto con l’obiettivo di migliorare la vivibilità della città di Roma in vista dell’arrivo di circa 35 milioni di pellegrini e turisti. Ebbene, come abbiamo già visto al traguardo ci arriveranno pochi progetti: quelli contati, giusti giusti per far ingresso in pompa magna a Città del Vaticano. Tra questi, nelle previsioni di ormai mesi e mesi fa, c’era quel tanto discusso quanto voluto (dal sindaco Gualtieri) progetto che “salverà Roma dai rifiuti del Giubileo”. L’inceneritore. Il grande impianto potrebbe essere inaugurato nel… 2027 per i più ottimisti, nel 2028 facendo qualche calcolo. Ben tre (o quattro) anni dopo l’inizio dell’Anno santo. C’era da aspettarselo, visto che questo inceneritore non è previsto dal piano rifiuti regionale e non ha nulla a che vedere con la gestione dei rifiuti nella Capitale per il 2025. E quindi? In attesa del fantomatico Giubileo, come si gestiscono i rifiuti di Roma? L’amministrazione comunale ha individuato l’impianto di trasferenza Ama di Rocca Cencia per raccogliere e smistare i rifiuti di Roma in vista del Giubileo. Impianto la cui chiusura come Tmb (Trattamento meccanico biologico) era stata annunciata ad aprile 2023 dal sindaco Roberto Gualtieri, promettendo ai cittadini che questo sarebbe stato utilizzato solo per lo scarico di inerti. Peccato che il cattivo odore e “l’aria irrespirabile”, ad oggi, sono ancora peggiori di quelli di un anno e mezzo fa. Per questo i residenti di Rocca Cencia continuano le proteste contro i miasmi provenienti dall’impianto di trasferenza Ama. Nella notte del 9 novembre, come già accaduto il 4 novembre, i cittadini hanno tentato di bloccare i camion Ama, lamentando forti odori e un peggioramento delle condizioni ambientali. La situazione ha riacceso le tensioni, tanto che il minisindaco del VI municipio Nicola Franco (FdI) ha fatto sapere: “Sto scrivendo al sindaco Gualtieri e all’assessore Alfonsi (Assessore all’Ambiente, ndr), affinché vengano a rendersi conto di come hanno ridotto il nostro quartiere”. Né il sindaco, né l’assessore erano presenti alla manifestazione e i cittadini, stufi, hanno chiesto un intervento nel più breve tempo possibile. Anche perché gli annunci sono stati tanti (come le giustificazioni) e con il Giubileo alle porte tutti chiedono a gran voce risposte sul destino dell’impianto di Rocca Cencia. “A questo punto – continua Franco – pretendo che vengano a dirci cosa è veramente previsto riguardo a questo impianto per la durata del Giubileo. Vanno trovate soluzioni, non possiamo sacrificarci per tutta Roma. Non possiamo stare con le finestre chiuse perché l’aria qui nel VI municipio è irrespirabile”. Scaricare il peso dei rifiuti a Rocca Cencia, come se fosse il “retro” della Roma sfarzosa del Giubileo è – per usare un eufemismo – una scelta non solo miope, ma anche irrispettosa. E il risparmio sullo smaltimento dei rifiuti fuori Regione sarebbe sintomo di “efficienza” dell’amministrazione comunale? La domanda è retorica. E se il degrado lo si mette sotto al tappeto, i rifiuti si ammassano, impilati, a Rocca Cencia.
Torna alle notizie in home