Attualità

Roma: cerco casa, trovo B&B

di Eleonora Ciaffoloni -


Tre settimane: ecco quanto manca all’apertura della Porta Santa che darà il via al Giubileo 2025. E quanti sono stati i cambiamenti che abbiamo visto – e subito sulla nostra pelle – nella città di Roma in questi mesi? Non pochi. Ne abbiamo parlato: cantieri, lavori, ristrutturazioni, chiusure, riaperture (annunciate), metro a mezzo servizio, incartamenti e chi più ne ha più ne metta. Ma c’è un altro cambiamento in corso, meno visibile, ma sicuramente di grande impatto nel lungo termine, probabilmente con conseguenze più ampie del resto degli “interventi”. Alcuni la chiamano “crisi abitativa”, altri “overtourism”, ma la questione si può riassumere in poche parole. Ci sono sempre più strutture ricettive e sempre meno abitazioni per i cittadini. Forse anche nei vostri condomini, come nel mio, ci sono state in pochi mesi trasformazioni (con tanto di cantieri) da case in affitto a B&B, o anche affitti non rinnovati per poter sfruttare l’appartamento come dimora per i circa 35 milioni di pellegrini che arriveranno a Roma. Ebbene, da qualche parte dovranno pur dormire, e per questo in tantissimi hanno pensato di poter guadagnarci qualcosa, lasciando casa libera a chi è disposto a pagare centinaia (o migliaia) di euro per una manciata di notti. Tutto giusto, almeno per chi ha una casa da poter dedicare al business. E per chi rimane senza casa? I dati ci dicono che non va proprio benissimo. Per chi vuole comprare, i prezzi di vendita nelle aree centrali hanno segnato aumenti ovunque. In un anno i costi sono saliti del 10,2% in centro, del +8,8% a Prati, +6,7%, nella zona dell’Aurelio,Garbatella-Ostiense e Appio Latino. Non va meglio per chi cerca casa in affitto, con gli aumenti che sono stati più alti fuori dal centro: prezzi crescenti in zona Aurelio (+16,7%), Appio Latino (+14,8%) e Monte Mario (+22,2%). Con sempre meno case disponibili e prezzi sempre più alti, le persone sono costrette a cambiare quartiere, o per chi non può permettersi una casa, ricadere nei subaffitti o nei contratti a nero. Per non parlare degli studenti universitari, che nei gruppi e nelle chat “Cerco casa” si arrabattano da mesi per poter trovare un posto letto. Non solo è difficilissimo, ma quando lo trovano è difficilmente sostenibile economicamente, considerando che un posto letto parte da un minimo di 500 euro. E vabbè, potrebbe dire qualcuno, è un anno di Giubileo, si possono stringere i denti. Ebbene, troviamo difficile credere che poi i prezzi torneranno quelli di prima e che tutti questi B&B ritornino a essere appartamenti per lavoratori o fuorisede. Con la speranza che questo non sia un punto di non ritorno, la domanda che ci poniamo è: possibile che non ci sia un qualsiasi meccanismo di controllo per impedire il solo scopo di lucro? Il Grorab, Gruppo romano per la regolamentazione e il controllo degli affitti brevi, ha elaborato il manifesto “Fermare la turistificazione”, che chiede alla giunta di adottare un regolamento cittadino sugli affitti brevi. “In base alla legge regionale 8/2022, il comune di Roma avrebbe la possibilità di limitare gli affitti brevi; tuttavia non ha mai usufruito di tale possibilità”. Il sindaco Gualtieri ha confermato l’impegno della giunta capitolina che sarebbe in procinto di deliberare le linee guida di un regolamento degli affitti brevi. Se le tempistiche rispetteranno quelle dei cantieri forse avremo il regolamento per il 2033.


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