Roma, in 500mila alla manifestazione, insieme ad artisti e politici: “Non una di meno”. Contestata Pro Vita e Famiglia
Roma scende in piazza nella giornata internazionale contro la violenza di genere. 500mila persone in corteo contro i retaggi patriarcali insiti nella società che sono alla base degli abusi e in casi estremi dei femminicidi. Nella manifestazione – a cui sono intervenuti anche il sindaco Roberto Gualtieri e la segretaria del Pd Elly Schlein, oltre a numerosi artisti ( Paola Cortellesi, Noemi, Fiorella Mannoia, Malika Ayane, Luca Zingaretti, Ferzan Ozpetec) – slogan contro il patriarcato e la violenza sulle donne, ma anche contro Israele e la premier Giorgia Meloni, accusata di fare poco o nulla per contrastare la cultura maschilista in Italia.
“Diamo solidarietà anche alle donne israeliane che sono state aggredite e stuprate – ha detto una delle attiviste di Non Una Di Meno al punto stampa. “Abbiamo citato la Palestina perché è in atto una feroce aggressione alle civili e ai civili. È in atto un’occupazione da anni. E che Israele sia uno Stato di occupazione lo definisce l’Onu. La Guerra è l’espressione più alta del patriarcato. Dove lo stupro viene usato per il controllo. E questo è stato certamente fatto da Hamas, ma anche da altri eserciti. Come il nostro in Somalia”.
“Non una commemorazione delle vittime di femminicidio ma un punto di concentrazione della rivolta alla violenza strutturale che colpisce le nostre vite”, così Non una di meno, movimento femminista e transfemminista che dal 2016 lotta contro ogni forma di violenza di genere, presenta il grande corteo di Roma.
La manifestazione è partita dal Circo Massimo ed è arrivata fino a San Giovanni, passando per Porta Capena, via di San Gregorio, via Labicana, viale Manzoni e via Emanuele Filiberto.
Polemiche anche inevitabilmente politiche, nel corteo, con qualche tensione. Come in occasione di una contestazione delle partecipanti al corteo durante il passaggio davanti alla sede di Pro Vita e Famiglia per le posizioni del movimento contro le iniziative per l’educazione affettiva nelle scuole.
Torna alle notizie in home