Attualità

Roberto Vannacci e il 9º Reggimento d’Assalto Paracadutisti “Col Moschin”

di Gianluca Pascutti -


Roberto Vannacci, tra i vari ruoli avuti durante la sua straordinaria carriera militare, è stato anche comandante del 9º Reggimento d’Assalto Paracadutisti “Col Moschin” l’unità di élite delle Forze Speciali italiane, appartenente all’Esercito Italiano. Nato ufficialmente nel 1953 come Reparto Sabotatori Paracadutisti, il reggimento ha radici che risalgono alla Prima Guerra Mondiale, quando fu formato il 1º Reparto d’Assalto, noto anche come “Arditi”. Il nome “Col Moschin” fa riferimento al monte Col Moschin, dove gli Arditi si distinsero durante la Battaglia del Solstizio nel 1918.

Storia e Tradizione

La missione del reggimento è ispirata al coraggio e alla determinazione degli Arditi, pionieri delle truppe d’assalto che adottarono tattiche innovative per infiltrarsi dietro le linee nemiche. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’Italia sentì il bisogno di una forza speciale moderna, capace di condurre operazioni complesse in ambienti ostili. Fu così che nacque il Reparto Sabotatori, che nel 1975 divenne il 9º Reggimento “Col Moschin”. Questo reggimento è oggi parte del Comando delle Forze Speciali dell’Esercito (COMFOSE).

Compiti e Capacità

Il 9º Reggimento è specializzato in operazioni speciali, come incursioni in territorio nemico, sabotaggi, ricognizioni avanzate e liberazione di ostaggi. I suoi uomini sono addestrati per operare in qualsiasi condizione: aree urbane, deserti, montagne e persino ambienti acquatici. Le loro missioni includono la raccolta di informazioni di intelligence, l’interdizione di infrastrutture strategiche, e il supporto a operazioni di contro-terrorismo. L’addestramento per entrare nel “Col Moschin” è uno dei più severi al mondo. I candidati affrontano una selezione durissima, che comprende prove di resistenza fisica, test psicologici e addestramenti in condizioni estreme. Solo una piccola percentuale di aspiranti riesce a completare il percorso, guadagnandosi il diritto di indossare il basco amaranto, simbolo delle Forze Speciali italiane.

Impiego Operativo

Il reggimento ha partecipato a numerose operazioni internazionali, sia in missioni segrete che in operazioni di pace sotto l’egida delle Nazioni Unite e della NATO. Tra le missioni recenti, il “Col Moschin” è stato impegnato in Afghanistan, Iraq, Libano e Somalia, dimostrando un’elevata capacità di adattamento e intervento in situazioni di alta pericolosità. Gli incursori del “Col Moschin” sono spesso impiegati anche in attività di addestramento di forze alleate e cooperazione internazionale, contribuendo al mantenimento della sicurezza globale. Il 9º Reggimento d’Assalto Paracadutisti “Col Moschin” rappresenta quindi un simbolo di eccellenza per l’Esercito Italiano, grazie a una combinazione di tradizione, disciplina e innovazione. Gli uomini che ne fanno parte sono chiamati a compiere missioni delicate, spesso invisibili al grande pubblico, ma di cruciale importanza per la sicurezza nazionale e internazionale.


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