Roberto Pagliuca: “Al Parma Film Festival un premio dedicato ad Anna Mattioli”
La cura dei bambini e dei ragazzi fragili è il tema del concorso per giovani autori programmato nell’edizione 2024 del Parma Film Festival di novembre, che assegnerà un premio dedicato ad Anna Mattioli alla migliore tra le proposte di cortometraggio presentate sul sito della manifestazione entro il 30 settembre.
Il Premio, col patrocinio della SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, della Regione Emilia Romagna e del Comune di Parma, è stato inserito dagli organizzatori del Festival d’intesa con la Fondazione Anna Mattioli (www.fondazioneannamattioli.it), costituita a Parma dal settembre del 2021 per investire energie e risorse in ambito sociale, per offrire un sostegno concreto a bambini e ragazzi bisognosi di cure e alle loro famiglie. Da febbraio 2022, la Fondazione Anna Mattioli ha trovato il sostegno e la collaborazione di Massimiliano Gallo, il popolare attore italiano tanto amato da Anna, che ha deciso generosamente di mettersi a disposizione, come testimonial della Fondazione prestando il volto, il tempo e le idee alle iniziative che la sostengono.
L’attore è commosso quando parla dell’iniziativa e di Anna, così come tutte le persone che si adoperano affinché l’edizione abbia il successo che merita. “Anna amava molto il cinema, la sua capacità espressiva e la sua forza di comunicazione e siamo orgogliosi di questo progetto, crediamo che contribuisca a sensibilizzare sul tema della cura dei bambini fragili, vista con l’occhio attento e vigile, il riguardo e l’empatia di giovani e sensibili videomaker”, ci racconta Roberto Pagliuca, presidente della Fondazione Anna Mattioli, che racconta i futuri progetti a L’Identità.
Roberto, quali sono gli scopi e i progetti della Fondazione Anna Mattioli?
La Fondazione si prefigge l’obiettivo di affiancare le strutture e la rete di assistenza sociosanitaria del territorio, fornendo riparo temporaneo a nuclei fragili con figli minori e supportando luoghi, attività ed iniziative di cura per i loro figli.
Come nasce il legame con Massimiliano Gallo?
Una di quelle coincidenze che in realtà sono dei segni: Anna Mattioli era una sua ammiratrice ed è stato facile, in un incontro semplice ed informale, ottenere il suo prezioso e generoso supporto: Massimiliano si è emozionato per la storia di Anna, si è appassionato delle attività della nostra Fondazione e si è reso disponibile, mettendoci la faccia, come ama dire lui, per sostenere e promuovere i nostri progetti e il nostro impegno nella cura dei minori.
I vostri prossimi progetti della Fondazione che vedranno il coinvolgimento di Gallo?
Con Massimiliano Gallo abbiamo in serbo una bella sorpresa nella primavera del prossimo anno: una grande serata con un evento teatrale in Città, in cui raccontare anche le nostre attività di cura dei minori fragili, per mettere in luce, com’è con il Premio Anna Mattioli, storie spesso trascurate e per trasmettere quelle emozioni che arrivano dritte al cuore e che fanno di tutte le forme di spettacolo anche un formidabile volano di educazione e di crescita culturale e sociale.
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