Ritorno sulla Luna oltre mezzo secolo dopo: Italia e Francia alleate per il primo lancio del 2030
Ritorno sulla Luna con convinzione, a oltre mezzo secolo di distanza da quel dicembre 1978 della Missione Apollo 17, un Lander volerà verso il nostro satellite e atterrerà sulla sua superficie garantendo all’Europa un accesso autonomo al nostro satellite. Thales Alenia Space, joint venture tra la francese Thales (67%) e Leonardo (33%), ha firmato un contratto con l’Agenzia Spaziale Europea del valore di 862 milioni di euro, relativo allo sviluppo e alla consegna del Lunar Descent Element, il Lander Lunare per la Missione Argonaut dell’Esa, inclusa la responsabilità per la progettazione della missione e la sua integrazione.
Con un lancio previsto nel 2030, Argonaut consegnerà carichi, infrastrutture e strumenti scientifici sulla superficie della Luna. La prima missione è prevista per la fornitura di carichi utili dedicati alla navigazione e alle telecomunicazioni, nonché di sistemi di produzione e immagazzinamento dell’energia, in quanto iniziative europee per l’esplorazione dell’area meridionale della Luna.
La navicella Argonaut è composta da tre elementi principali: l’elemento di discesa lunare che consente di volare verso la Luna e atterrare, la piattaforma di carico, che funge da interfaccia tra il modulo di atterraggio e il suo payload. Infine, l’elemento di carico che si intende destinare e trasportare sulla Luna.
Il veicolo, infatti, in base alle esigenze, sarà progettato per ospitare un carico per la consegna di materiale agli astronauti vicino al sito di atterraggio, così come un rover, oppure esperimenti per i test e la verifica, nuove tecnologie, strutture per la produzione di risorse in situ, un telescopio lunare o persino una stazione energetica. Il progetto rafforzerà le competenze di Thales Alenia Space in diversi settori tecnologici essenziali per l’esplorazione spaziale della Luna e oltre.
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