Politica

Rissa sfiorata nell’Aula del Senato

di Lino Sasso -

Rissa in Aula al Senato


È quasi rissa nell’emiciclo di Palazzo Madama mentre è in corso il dibattito sulla riforma costituzionale del premierato. In un clima già caldo per il tenore degli interventi, dopo il duro botta e risposto di ieri tra il ministro delle Riforme Elisabetta Casellati e il capogruppo di Italia Viva Enrico Borghi, oggi si è arrivati addirittura allo scontro fisico in Aula. Protagonisti Roberto Menia di Fratelli d’Italia e Marco Croatti del Movimento 5 Stelle che, dopo aver abbandonato i rispettivi scranni, siti ai lati opposti dell’emiciclo, provano ad azzuffarsi appena davanti ai banchi riservati agli esponenti del governo. A sedare lo scontro sono intervenuti diversi senatori, tra i quali il Questore De Poli, e svariati commessi nel tentativo di far rientrare la situazione. La seduta è stata ovviamente sospesa dalla vicepresidente di turno, Anna Rossomando, per poi riprendere brevemente sotto la guida del presidente Ignazio La Russa che, prima di una nuova sospensione funzionale alla convocazione immediata di una riunione dei capigruppo, aveva annunciato che “Le vicende degli ultimi minuti saranno oggetto di attenta valutazione della presidenza. Dobbiamo valutarle”. Nel frattempo, il senatore Menia, nel fornire la propria versione ai giornalisti che attendavano fuori dall’Aula per capirne di più, ha tirato in ballo anche il gruppo del Pd. “La presidenza non ha visto, ma il capogruppo del Pd Boccia, ostentatamente, per dieci minuti e oltre, è stato in una posizione sconveniente – sostiene il senatore di Fratelli d’Italia – mostrando il posteriore alla maggioranza e al governo. Ha anche gesticolato nei miei confronti, poi quando gli ho fatto notare che la sua posizione sconveniente tenuta per dieci minuti non gli consentiva di insegnarmi l’educazione, ho ricevuto una sequela di insulti da tutto il suo gruppo, insulti con tanto di nome e cognome, e so da chi. A quel punto mi sono alterato e sono sceso”. La questione, ad ogni modo, non può dirsi ancora risolta perché, come chiesto dalle opposizioni, nel corso della capigruppo è stato deciso che della quasi rissa si occuperà il Consiglio di presidenza del Senato che sarà senza dubbio chiamato a visionare i filmati dell’Aula. Gli esponenti dell’opposizione avrebbero infatti minacciato di disertare i lavori qualora questa richiesta non fosse stata accolta.


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