Esteri

Rilasciato il regista di “No other land” Hamdan Ballal

di Eleonora Ciaffoloni -


Dalla notte degli Oscar ai violenti scontri nei pressi del villaggio palestinese di Susya: Hamdan Ballal, uno dei registi del documentario “No other land” (vincitore di una statuetta) era stato arrestato nella serata di lunedì dai soldati dell’Idf. Il 36enne, che si trovava nella Cisgiordania meridionale, ha passato la notte in carcere dopo essere stato aggredito e picchiato dai coloni a Susiya, la città dove vive. Picchiato, ammanettato, bendato e poi incarcerato dagli stessi soldati israeliani che, presenti durante l’aggressione non sono intervenuti – hanno raccontato i testimoni.
E solo nella tarda mattinata di ieri, dopo la notte in cella, è arrivato il comunicato del suo rilascio da parte delle autorità israeliane. Ma a darne anche notizia, il collega Yuval Abraham, su X: “Dopo essere stato ammanettato tutta la notte e picchiato in una base militare, Hamdam Ballal è libero e sta per tornare a casa dalla sua famiglia”, ha annunciato il co-regista israeliano del film. Dopo il suo rilascio è poi arrivato il racconto di Ballal. Il regista stava documentando l’attacco dei coloni quando è corso a casa per proteggere la sua famiglia. Poco dopo, un uomo è arrivato con due soldati dell’Idf, gli ha dato un pugno in volto e un calcio. I soldati hanno arrestato Ballal poco dopo e lo hanno portato da un medico dell’Idf che, secondo il regista, non ha documentato le sue ferite e ha fornito cure minime, per poi essere nuovamente picchiato. Dopo la vittoria del suo oscar Oscar per “No other land” il ministro della Cultura israeliano Zohar ha condannato la premiazione, definendolo “un momento triste per il mondo del cinema”. Triste, il documentario. E la realtà?


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