Attualità

Rigivan Ganeshamoorty, medaglia d’oro alle Paralimpiadi: “Vorrei una Roma più accessibile”

di Flavia Romani -


Lo abbiamo conosciuto tutti per la medaglia d’oro e per il record mondiale che ha conquistato alle Paraolimpiadi di Parigi 2024 nel lancio del disco della sua categoria. E lo abbiamo conosciuto anche come mattatore, grazie alle sue irriverenti interviste rilasciate al termine della gara e in questi giorni alle emittenti televisive presenti in Francia.

Parliamo di Rigivan Ganeshamoorty, atleta paralimpico 25enne di Roma, che convive con la sindrome di Guillain-Barré, una malattia che provoca paralisi progressiva degli arti. Nel 2019, ha subito un incidente che ha aggravato la sua condizione, a causa di una lesione cervicale. Nonostante queste difficoltà, ha stabilito il record mondiale del lancio del disco per tre volte nella stessa competizione: con lanci di 25,48 metri, 25,80 metri e infine 27,06 metri.

Dopo la sua incredibile vittoria, le sue parole hanno avuto grande risonanza: “Che devo dire? Dedico questa vittoria a mia madre, a Roma, al decimo municipio. Domani ci vediamo. Questa medaglia è per tutta la nazione italiana e per tutte le persone con disabilità a casa.”

La medaglia d’oro Rigivan Ganeshamoorty, medaglia d’oro alle Paralimpiadi: “Vorrei una Roma più accessibile”

Proprio a Roma, la sua città, ha dedicato la vittoria, ma è la stessa Roma che, racconta in una intervista a Il Fatto Quotidiano, non è proprio alla portata di chi come lui si porta dietro una disabilità. La capitale non è accessibile a tutti: “Vorrei vedere ascensori e scivoli funzionanti nelle stazioni della metropolitana”, ha dichiarato. “La giunta Raggi aveva fatto qualcosa, ma alla stazione di San Paolo Ostiense persone come me sono bloccate. Chi progetta questi spazi sembra non comprendere davvero i problemi. Se avessero un figlio disabile, probabilmente farebbero di tutto per rendere la città più accessibile.”

Un messaggio di inclusione che da Parigi torna a Roma con la speranza che arrivi anche alle istituzioni cittadine a mettersi in moto e agire anche per chi, come lui, vorrebbe ma non può usufruire dei servizi cittadini.


Torna alle notizie in home