Politica

Renzi si vede rifiutato e diventa (più) permaloso

di Lino Sasso -


Matteo Renzi ha sfoggiato un nuovo lato del suo carattere. Dopo la chiusura giunta da sinistra a una nuova ipotesi di campo largo che inglobasse anche Italia viva, l’ex premier ha sfoggiato una certa permalosità. Viene in mente il classico esempio del bambino che scontento di come va la partita se ne va via con la palla. Peccato che in questo caso Renzi non possa portarsi via un bel nulla, perché la palla non solo non è la sua, ma non gli è stata mai neanche passata, anzi neanche è stato invitato alla partita. Benché guardando a sinistra in più di un’occasione la percezione è stata che a farla da padrone fosse la sconclusionatezza, dunque, l’idea è che tutto possa sempre accadere, al momento la proposta di Renzi di una Santa Alleanza in chiave anti-centrodestra è stata rispedita al mittente e non sembra ci siano margini perché possa riproporsi. O meglio, l’idea risulta anche essere condivisa, come è ovvio per chi è senza se e senza ma all’opposizione del governo di Giorgia Meloni, ma da più parti si posto un netto ‘niet’ ad avere Renzi come compagno di viaggio o anche solo di avventura, probabilmente per il timore di assistere alle ormai note e consuete giravolte. Come dire, a furia di tirare prima o poi la corda si spezza. Dal canto suo, Renzi non ha preso bene questo atteggiamento di chiusura ed ha reagito contrattaccando chi non si fida di lui attraverso la consueta eNews, provando a rigirare la frittata. “La partita è semplice” ha scritto nella newsletter l’ex premier, “se la linea nel centrosinistra la dà il Pd con Elly Schlein, ovvero nessuno che metta veti e l’idea di costruire un’alternativa al governo di Meloni e Salvini, noi ci stiamo e saremo decisivi. Diversamente, se la linea nel centrosinistra la dà il Fatto Quotidiano con Marco Travaglio, mantenendo il veto contro il centro, noi ci tiriamo fuori”. Come andarsene da una festa senza neanche essere entrati nel locale perché non invitati all’evento.


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