Regolamento Ue imballaggi, Urso: il 22 sarò a Strasburgo, noi non molliamo mai
ADOLFO URSO MINISTRO
Un regolamento Ue da cambiare. Il regolamento europeo sugli imballaggi è punitivo rispetto alle aziende italiane che sono un esempio di buone pratiche nel settore del riciclo. Lo ha detto il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, annunciando che il 22 novembre sarà a Strasburgo in coincidenza con la votazione plenaria al Parlamento europeo del nuovo regolamento.
“Il Parlamento europeo – ha detto Urso – si appresta a votare un regolamento che per come è stato realizzato va in direzione assolutamente contraria, senza avere quelle basi scientifiche che dovrebbe essere a fondamento di ogni azione europea. Per questo il 22 novembre sarò a Strasburgo anche per ascoltare le posizioni dei parlamentari europei, delle delegazioni italiane al Parlamento europeo. Mi auguro che su questo dossier così come sugli altri ci sia una capacità di rappresentare appieno le esigenze del sistema industriale italiano che più di altri in questi anni si è mosso e rappresenta un modello e un esempio di riciclo e quindi di economia circolare”.
“Noi non molliamo mai – ha aggiunto il ministro rispondendo alla domanda se sia fiducioso che il regolamento Ue possa cambiare -. Quel giorno sarò a Strasburgo in coincidenza con la seduta parlamentare e farò il punto insieme ai parlamentari italiani sui tanti dossier che ci sono al Parlamento europeo augurandomi e lavorando perché ci siano posizioni sempre più unitarie del Paese e delle sue rappresentanze parlamentari sui dossier che sono strategici per lo sviluppo del sistema sociale e produttivo del nostro Paese”.
“Nel dossier in questione – ha concluso Urso – siamo in piena sintonia con quello che sta facendo il ministro Pichetto Fratin perché lo riteniamo assolutamente strategico per il sistema produttivo del nostro Paese che è modello e un esempio di economia circolare che che va semmai incentivato sulla strada che per primo ha imboccato rispetto ad altri sistemi industriali europei, mentre il regolamento paradossalmente purtroppo appare punitivo rispetto a chi più ha fatto in questi anni per l’economia circolare. Noi ci aspettiamo questo dall’Europa”.
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