REGIONI IN TAVOLA/VENETO: Il “Broccoletto di Custoza”
Questo broccoletto un tempo non troppo lontano era considerato una cultura di recupero, che ben si adattava ai terreni più sassosi e aridi a ridosso delle viti che caratterizzano gran parte del territorio. Questa particolare varietà di broccoletto è l’infiorescenza di una pianta di dimensioni ridotte, con foglie lunghe e sottili, dalle nervature centrali non filamentose. A differenza degli altri broccoli la pianta non sviluppa il tipico panetto floreale che siamo abituati a curare, ma un piccolo cuore centrale, per questo motivo si distingue nettamente dalle altre piante da broccolo. La sua semina si effettua a giugno nel semenzaio, successivamente verso agosto viene trapiantato in campo. La sua raccolta si effettua da fine novembre ai fine febbraio, a seconda delle temperature. È necessario che la pianta prima di essere raccolta attraversi un periodo freddo per diventare più dolce e tenera. La raccolta viene fatta esclusivamente a mano eliminando le foglie basali più coriacee e danneggiate.
Un antiossidante naturale
Di questo broccolo, una volta curato si mangia tutto il cespo, anche le costole che a differenza delle altre piante risultano più tenere e non filamentose. Il suo gusto al palato è inconfondibile, dolce e delicato, adatto ad essere consumato dopo essere stato sbollentato per una decina di minuti e poi condito o utilizzato in numerose ricette tipiche delle cucine venete. Il broccoletto di Custoza come da tradizione viene confezionato in mazzi da cinque cespi prima di essere commercializzato.
Broccoletti di Custoza fritti
Ricetta e ingredienti per 4 persone
1 mazzo di Broccoli di Custoza
150 g di farina 00
150 g di fecola di patate
200 g di acqua frizzante
Olio di girasole
Sale
Come prepararli:
Mescolare la farina e la fecola, aggiungere poco alla volta l’acqua fino a ottenere una pastella liscia. Far riposare in frigo 1 ora. Mondare i broccoletti, tagliarli a pezzetti eliminando le foglie. Infarinare leggermente, passarli nella pastella, immergere nell’olio bollente fino a doratura. Scolarli bene e salare
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