Paese che vai, ricetta che trovi. La ricetta del peperone crusco
Una delle particolarità del territorio della Basilicata è in gran numero di barriere naturali geografiche, quindi fin dall’antichità borghi e paesi erano praticamente isolati tra loro. Questa particolare situazione ha fatto sì che ogni comunità si sia adattata costruendo un sistema alimentare improntato sulle poche cose che la natura metteva a disposizione. Per questo motivo in Basilicata i piatti portati in tavola variano da paese a paese anche se poco distanti tra loro. Ad accomunare le varie cucine ci sono sicuramente le carni di maiale e quelle ovine, i numerosi legumi e il peperone crusco. Questi peperoni una volta essiccati possono essere fritti in padella con olio extravergine d’oliva, facendo attenzione a non bruciarli, finché non diventeranno croccanti e dorati. Si possono gustare come contorno di secondi portate di carne o pesce, per condire la pasta o sbriciolati su delle bruschette di pane.
L’oro rosso della Basilicata
Il peperone crusco è un tipico peperone della Basilicata, negli ultimi anni ne sentiamo sempre più parlare perché è entrato prepotentemente nella cucina nazionale, la sua bontà ha portato famosi chef ad utilizzarlo e pubblicizzarlo sempre più frequentemente. Il peperone crusco come si potrebbe pensare non è una particolare varietà, è il peperone di Senise IGP, sottoposto ad un processo di essiccazione naturale. Un peperone dolce rosso rubino, profumato, croccante, inconfondibile al palato.
LA RICETTA: peperoni cruschi fritti
Pulire i peperoni secchi con un panno, privarli del picciolo, eliminare tutti i semi battendolo delicatamente, dividere i peperoni a metà, in una padella portare l’olio EVO a temperatura, aggiungere i peperoni, cuocerli per un paio di minuti, scolarli dall’olio in eccesso e farli raffreddare.