Regionali, il centrodestra parla dei territori, la Schlein del rischio Trump
Tra dieci giorni si chiuderà la tornata elettorale delle regionali di un 2024 contrassegnato dal rinnovo di ben sette governatori dal nord al sud del Paese. Le ultime due sfide per la guida delle amministrazioni regionali riguardano la ‘rossa’ Emilia-Romagna e l’Umbria, rispettivamente guidate da centrosinistra e centrodestra. Nella prima, come da tradizione potremmo dire, la strada sembra essere in discesa per la coalizione di sinistra, mentre nella seconda i pronostici che fino allo scorso mese vedevano il campo largo – con i candidati renziani mimetizzati nelle liste civiche per non turbare il partito di Giuseppe Conte – in vantaggio sembrano ora essere stati smentiti dalla risalita nei sondaggi dell’uscente presidente Donatella Tesei. La governatrice in carica, ricandidata dal centrodestra per un secondo mandato, è già riuscita nell’impresa di strappare la regione agli avversari cinque anni fa, perché se l’Emilia-Romagna è definibile rossa l’Umbria non è da meno. E adesso vuole provare a ripetere il miracolo, forte anche dei risultati ottenuti nel corso della sua gestione che rappresentano certamente un buon punto di partenza nell’ottica della campagna elettorale. Donatella Tesei rivendica quindi i successi della propria giunta che, Pnrr compreso, è riuscita a portare nelle casse regionali la cifra record di 6 miliardi di euro, sostenuta da Matteo Salvini che ricorda “il dimezzamento delle liste d’attesa in sanità ereditate dalla sinistra”, gli investimenti fatti nelle infrastrutture e la crescita economica che si è registrata nella regione. Nel frattempo, la segretaria del Pd Elly Schlein, nel corso di un evento a Terni con la candidata governatrice del centrosinistra Stefania Proietti, si è soffermata sulle terribili conseguenze che irrimediabilmente piomberanno sull’Italia e sul mondo intero dopo l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca. Quasi contestualmente, sempre a Terni, durante una manifestazione elettorale organizzata dai Riformisti e Liberali del Nuovo Psi, Donatella Tesei ha parlato delle risorse che saranno stanziate dalla prossima Manovra per la sanità umbra, funzionali alla realizzazione di nuovi ospedali, delle campagne promozionali a favore del turismo che hanno contribuito a rendere l’Umbria tra le regioni più attrattive, degli investimenti per sostenere il mondo delle imprese, quello industriale e, conseguentemente, per rilanciare l’occupazione. Ma anche di politiche sociali, con particolare riguardo a una legge regionale sulla famiglia, dall’ammontare complessivo di 30 milioni di euro strutturali, “per accompagnare i bambini dalla nascita fino all’università, attraverso bonus nascita, borse di studio, contributi alle famiglie per sostenere le spese relative alle attività sportive dei figli e campus estivi”. Sul fronte infrastrutturale, la governatrice Tesei ha annunciato anche investimenti di oltre 10 milioni per “ampliare l’aeroporto internazionale dell’Umbria, con l’obiettivo di raggiungere il milione di passeggero nel giro dei prossimi 2-3 anni”. Nel solco di quelli che la candidata del centrodestra ha definito come “i valori propri della coalizione”, la presidente umbra ha anche sottolineato come “lo sguardo verso il futuro dell’attuale giunta, non riguarda solo ipotesi o sogni, ma realtà basate su progetti ai quali si è già lavorato e che vedono i progetti e i cantieri pronti a partire”. A proposito della coalizione di centrodestra, Stefano Caldoro, presidente del Riformisti e Liberali del Nuovo Psi, nel corso dell’evento la ha definita come “la casa dei moderati, dei riformisti e della destra di governo che oggi esprime una presidente del Consiglio che rappresenta il meglio che possiamo offrire all’Europa dal punto di vista della leadership politica”. Per quanto riguarda l’Umbria, Caldoro ha parlato dei “risultati straordinari ottenuti nella regione, frutto della credibilità, delle forza, della capacità e della serietà amministrativa di Donatella Tesei e della sua squadra, dopo tantissimi anni di amministrazione ininterrotta della sinistra”. Strano che nessuno, parlando ai cittadini umbri, si sia soffermato sul voto negli Stati Uniti, sulla guerra in Ucraina e sulla situazione in Medioriente.
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