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Bayesian, recuperato il corpo di Lynch, manca la figlia. Si indaga sulle cause

È del magnate inglese, Mike Lynch, il quinto corpo recuperato dai sommozzatori dopo l’affondamento dello yacht Bayesian. Gli altri quattro (quello di Jonathan Boomer, presidente di Morgan Stanley International, di sua moglie Anne Elizabeth, dell’avvocato Chris Corvilli e sua moglie Nada) erano stati trovati l’altro ieri all’interno della barca che ora giace a una profondità di 50 metri a 700 metri dal porto di Porticello (Pa). Sale quindi a sei il bilancio ufficiale delle vittime della tragedia. I corpi al momento sono stati portati in parte al Policlinico di Palermo ed in parte al cimitero dei Rotoli. Non è ancora stata disposta l’autopsia che dovrebbe essere affidata ai medici legali del Policlinico di Palermo. Torneranno a breve in profondità, nello scafo del veliero britannico Bayesian, i sommozzatori dei vigili del fuoco per recuperare il corpo rimasto intrappolato all’interno della imbarcazione dopo il naufragio e cercare il sesto disperso. Proseguono infatti le ricerche di Hannah Lynch, la figlia 18enne del magnate inglese Mike Lynch. La ragazza è l’ultima dispersa del veliero affondato lunedì.
Intanto, continua senza sosta l’inchiesta della Procura di Termini Imerese per naufragio, disastro, lesioni e omicidio colposo. Nel frattempo è stato sottoposto a interrogatorio il comandante dell’imbarcazione, James Catflied. Ascoltati anche i sopravvissuti. I superstiti del naufragio, secondo quanto riportato dall’Ansa, hanno scelto di farsi seguire nella vicenda giudiziaria da una importante compagnia legale inglese. Al momento sembrerebbe che non abbiamo né accettato né vagliato l’opzione di una consulenza legale di esperti italiani. Tra i sopravvissuti al naufragio figura anche Angela Bacares, 57 anni, moglie di Mike Lynch, l’imprenditore il cui corpo è stato trovato tra quelli recuperati dai sommozzatori dei Vigili del fuoco all’interno del relitto. È lei la responsabile della società Revtom Ltd, proprietaria del Bayesian, gestita dal broker nautico Camper e Nicholsons, che, in una eventuale vicenda giudiziaria sarebbe coinvolto.
Tornando all’inchiesta, sono tanti ancora gli aspetti da chiarire, primo fra tutti se all’origine della tragedia ci sia un errore umano come ad esempio un boccaporto lasciato aperto. Ieri, su questi aspetti della vicenda – come riporta il Corriere della Sera – è intervenuto Giovanni Costantino, amministratore delegato di Italian Sea Group, la società quotata in borsa proprietaria degli asset di Perini navi. Che senza mezzi termini ha parlato di “nave inaffondabile” e nel contempo dall’equipaggio “una catena infinita di errori”. Per Costantino inoltre “il tornado era prevedibile” per cui “tutto ciò che è stato fatto rivela una sommatoria lunghissima di errori. Le persone non dovevano essere nelle cabine, la barca non doveva essere all’ancora”: E ancora: “Perché l’equipaggio non sapeva della perturbazione?”. Per l’ad di Italian Sea Group la perturbazione non è infatti arrivata all’improvviso. “Si chieda – insiste – perché nessun pescatore di Porticello era fuori quella notte?” No, “non si poteva non sapere”. E infine, quel gioiello a vela – come lo ha definito – è “una delle imbarcazioni più sicure a mondo”, inaffondabile a meno che “non imbarchi acqua. Non c’è un’altra spiegazione”, visto che se la nave è andata in black out significa che è stata l’acqua a causare il corto circuito”. Di sicuro il portellone di poppa era aperto, dicono i sommozzatori, mentre noi diciamo che era aperto anche qualcos’altro”. Un’analisi impietosa, quella di Costantino, a sottolineare come il tragico incidente si sarebbe potuto evitare. Altri elementi dunque per chi sta effettuando le indagini.
Un po’ a margine della quale si parla anche dei segreti sull’attività di Mike Lync. Segreti di Stato. Un giallo nel giallo. La sua fortunata carriera è stata realizzata applicando l’informatica alle attività di intelligence. Tra l’altro i programmi brevettati sono diventati lo strumento per dare la caccia ai terroristi di Al Qaeda.