Maternità surrogata, c’è il primo sì all’introduzione del reato
Dalla Commissione Giustizia del Senato arriva il primo sì alla proposta di introduzione del reato universale di maternità surrogata. La maggioranza ha votato compatta il documento fortemente voluto dalla premier Giorgia Meloni mentre le opposizioni si sono espresse contro il disegno di legge. Dopo la bocciatura di un emendamento della Lega più stringente, la Commissione ha dato mandato alla relatrice Susanna Campione (Fdi) di illustrare la proposta all’Aula.
Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, ha dichiarato tutta la sua soddisfazione e del partito: “Con il via libera della commissione Giustizia del Senato al disegno di legge che introduce il reato universale di maternità surrogata, fortemente voluto da Fratelli d’Italia e da Giorgia Meloni, diciamo basta al business esecrabile di commercializzazione del corpo femminile e di bambini. Con questo provvedimento, che era stato già approvato alla Camera, volto ad arginare il turismo procreativo, condanniamo senza indugio alcuno tali pratiche, attraverso cui bambini e donne vengono trattati alla stregua di merci”. Foti ha aggiunto: “Sappiamo bene purtroppo il ricorso ad esse sia in vertiginoso aumento, diventando un vero e proprio giro d’affari legale, in tutto il mondo, mentre in Italia questo commercio è fortunatamente bandito. Ed è proprio da qui che è nata l’esigenza, sempre più avvertita in ambito nazionale ed internazionale, di condannare la diffusione di tali riprovevoli pratiche. Il provvedimento, che dovrà ora essere calendarizzato, è il risultato di una battaglia di civiltà e libertà, per cui sempre ci batteremo”.
Gli fa eco, dalla Lega, il senatore Massimiliano Romeo: “Sulla maternità surrogata la posizione della Lega è semplicemente coerente con il disegno di legge presentato nella scorsa legislatura. Riteniamo sia un reato grave, da perseguire anche a livello internazionale. Le nostre proposte emendative andavano in questa direzione: rafforzare l’illecito attraverso una fattispecie specifica all’interno del codice penale, in modo da prevedere sanzioni adeguate per perseguirlo anche se commesso all`estero, sanzionando anche i pubblici ufficiali che registrano i minori nati con la maternità surrogata. In sintesi, più si rafforza il reato, inserendolo nel codice penale, più aumenta la possibilità che ci sia una moratoria a livello internazionale”.
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