Attualità

Ucciso a forbiciate a Milano dai gestori cinesi di un bar

di Giorgio Brescia -


E’ finita sul marciapiede di un bar nel quartiere Stadera di Milano la vita del 37enne Eros Di Ronza, ucciso a forbiciate da uno dei gestori di un bar che aveva provato a rapinare. A suo carico, in passato, vari precedenti penali. Abitava nella zona ove stanotte, insieme ad un complice, era arrivato a bordo di uno scooter rubato nei giorni scorsi. Un cric, o un attrezzo simile, per piegare la saracinesca dell’esercizio chiuso in via Giovanni da Cermenate, la rapida razzia nel locale asportandovi delle mazzette di “Gratta e vinci” ritrovate poi sull’asfalto affianco al suo corpo.

I due, però, non avevano fatto i conti con la reazione dei gestori del locale, due cittadini di origine cinese di 31 e 49 anni che abitano – pare – nei pressi dell’esercizio e che sono scesi in strada. Tutta da ricostruire, ora, la dinamica dell’episodio che ne è seguito – il preciso accertamento dei fatti farà valutare ai magistrati l’ipotesi della legittima difesa nel corso di quanto accaduto: Di Ronza è caduto al suolo colpito da numerosi colpi di forbici ad opera di uno dei due gestori ed era già morto quando sul posto sono intervenuti gli operatori del Servizio 118 e gli agenti delle Volanti della polizia che hanno subito riconosciuto Di Ronza: il suo corpo era quasi del tutto, anche sul viso, ricoperto di tatuaggi, uno con la scritta “Odio” su uno dei suoi sopraccigli.

Ora, sul posto, gli accurati accertamenti della Scientifica anche per risalire alla completa dinamica dell’omicidio del rapinatore ucciso a forbiciate, nonché all’identità del complice del rapinatore ucciso, datosi alla fuga nel parapiglia che ne è seguito.

Il rapinatore ucciso a forbiciate a Milano (foto da Facebook)

Il rapinatore ucciso a forbiciate a Milano (foto da Facebook)

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