Editoriale

Questa Manovra zittisce la sinistra

di Adolfo Spezzaferro -


Il governo di destra-centro fa cose di sinistra, mandando in tilt le opposizioni, che ora davvero non hanno più appigli seri per attaccare la maggioranza: la Manovra è la prova provata che l’esecutivo Meloni si è spinto oltre una serie di limiti, sfatando una serie di tabù. Era ora, aggiungiamo noi. Dopo i no pronunciati a Bruxelles, uno scenario impensabile per i governi del Pd-zerbino dell’Ue, ora l’esecutivo di destra-centro ha rivisto i rapporti con quelle banche sempre coccolate dai dem. Il fatto è che oltretutto la sinistra si ricorda di combattere battaglie storiche soltanto ora che è all’opposizione, dopo aver gestito il potere per oltre un decennio. Quando leggiamo i media Usa scettici sulla possibilità che Kamala Harris possa fare qualcosa di buono da presidente, visto che non ha fatto nulla di positivo da vicepresidente, ci viene in mente Elly Schlein che chiede all’Italia di riconoscere lo stato di Palestina (richiesta più che legittima e che sottoscriviamo) dopo che per oltre un decennio il Pd al governo se ne è infischiato. E questo vale un po’ per tutti i fronti, dalla sicurezza all’immigrazione – il governo Meloni ha smantellato il business dell’accoglienza, mandando per stracci le coop rosse – , dal mercato del lavoro al fisco e alla pressione fiscale. Quello che viene chiesto al governo Meloni poteva essere fatto quando era il Pd a governare. Obietterete che è tipico delle opposizioni chiedere cose impossibili da fare, visto che quando erano al governo non le hanno fatto. E allora la Meloni? Come ci sta riuscendo? Lo ripetiamo è la Manovra la pietra tombale su ogni critica e strumentalizzazione politica da parte della sinistra. “Si può contestare qualsiasi cosa a questa Manovra, ma non che vada contro i poveri cristi”. La sintesi perfetta è del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che al question time al Senato ha rivendicato il valore sociale (come quella destra sociale che ben conosce la premier) della legge di bilancio, sottolineando che “va in direzione di chi percepisce meno di 35mila euro di reddito, aiuta chi ha bisogno”.

Si tratta di “uno sforzo importante in una situazione complicata di finanza pubblica”, ha chiarito il ministro, ricordando anche il “contributo significativo” chiesto a banche e assicurazioni. “L’anno scorso ci avevate detto che avevamo fatto la tassa sugli extraprofitti, ma non avevano versato un euro; quest’anno ci contestate che abbiano versato gli euro, ma che non abbiamo fatto la tassa”, ha sottolineato Giorgetti, smascherando il cortocircuito delle opposizioni. Smentita anche la fake news sull’aumento delle tasse sulla casa. “È assolutamente falso. Chiunque abbia un minimo di esperienza – ha chiarito – sa che chi fa una ristrutturazione edilizia, tanto più se è pagata dallo Stato, risponde ad un preciso obbligo: aggiornare il catasto. Noi siamo tenuti – e lo faremo – a verificare i dati catastali e di chi la casa non l’ha mai dichiarata”. Il titolare del Mef ha poi confermato “la stima di 1,1 milioni di beneficiari” del bonus Natale 2024 per i lavoratori dipendenti, calcolata sulla base delle dichiarazioni dei redditi, per le quali “sono stati verificati tutti i requisiti”. Insomma, mentre la sinistra ogni tanto dice qualcosa di sinistra-sinistra, che possa interessare i lavoratori, per esempio, la destra le fa proprio, le cose di sinistra. Perché qualcuno doveva pur farle – battute a parte: servono al Paese, ai cittadini.


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