Cultura & Spettacolo

QuBì – La Nosiola della Valle dei Laghi

di Fabiana Romanutti -


La Valle dei Laghi, antico alveo del fiume Adige dove oggi crescono rigogliosi frutteti e vigneti, è il suggestivo sfondo dell’evento che celebra la Nosiola, unico vitigno autoctono a bacca bianca del Trentino e il Vino Santo Trentino DOC, “il passito dei passiti”, presidio Slow Food. “DiVin Nosiola, quando il vino si fa Santo” è il nome della manifestazione, una festa identitaria di tradizioni e saperi condivisi. Le uve Nosiola vengono lasciate appassire per mesi sui graticci, chiamati aréle in dialetto locale, accarezzate dal costante soffio del vento che scende dalle Dolomiti del Brenta e dall’“Ora del Garda”, la brezza che attraversa la Valle dei Laghi. All’interno dei grappoli si sviluppano muffe nobili che favoriscono una straordinaria concentrazione zuccherina, donando al vino un sapore inconfondibile. Alcune fonti storiche ipotizzano che la Nosiola fosse coltivata in zona già ai tempi del Concilio di Trento e sia stato quindi servito alle tavole dei vescovi e dei dignitari presenti. Tornando all’oggi, uno dei momenti principali dell’edizione 2025 sarà il Rito della Spremitura – in programma sabato 12 aprile in collaborazione con la Confraternita della Vite e del Vino – per celebrare il passaggio dall’appassimento alla vinificazione del Vino Santo, un vino da meditazione con note di miele, albicocca e spezie. Molti gli appuntamenti collaterali, dalle degustazioni nelle cantine alle masterclass, dai trekking all’attività di foraging. Il duo di Fisarmoniche Tonelli sarà protagonista de “Il vino e la musica” con ritmi e melodie dal sapore antico, in uno spettacolo tra le vigne. Per tour enogastronomici nel territorio basterà salire a bordo del trenino turistico “Nosiola Express”, il Trenino del Vino Santo. Un percorso che permetterà di assaporare golosi prodotti locali, tra pregevoli manufatti storici e bellezze naturalistiche come i laghi di Toblino e di Santa Massenza.


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