Cultura & Spettacolo

Quartullo-Giarrusso col cuore in scena

di Nicola Santini -


Ho voluto recensire uno spettacolo teatrale perché raramente mi capita di uscire da una sala così entusiasta. E, a turno o talvolta nello stesso momento, di riflettere, divertirmi, emozionarmi.
L’amore è argomento tanto delicato, quanto abusato quando si decide di spettacolarizzarlo. Il rischio smanceria è pari a quello del melodrammatico quando su un palcoscenico cerchi altro.
Ma qua la faccenda è altra e la maniera di trattare il sentimento non mente.
Trentasei domande (ridotte in modo funzionale a 28, che in certe tombole coincide col numero del cornuto) per scoprire se due persone possono innamorarsi l’una dell’altra o per capire se hanno motivi per stare ancora insieme. Tante sarebbero, secondo uno studio scientifico pubblicato dal New York Times (a cura dello psicologo Arthur Aron), le prove, i quesiti, che due persone devono superare, rispondendo ognuno secondo il proprio istinto ed il proprio vissuto, per scoprire se hanno una reale chance di essere una coppia. Da questo singolare, ma scientifico test sulle affinità amorose parte il testo teatrale di Jennifer Lane, che vede protagonisti un uomo ed una donna, già marito e moglie, ma non più assieme a seguito di un evento assolutamente dirompente nella loro vita coniugale. E i Ferragnez, come sempre non si inventano nulla di nuovo.
Ma veniamo al plot. Una sera, alla vigilia del divorzio, due coniugi si ritrovano a casa di lui. Lui è Pino Quartullo. E’ perfetto (come sempre) nella parte. E sa gestire la bilancia delle emozioni. Lei è Roberta Giarrusso, ironica, ritmica, carismatica, nella parte di una che vuole solo che il marito firmi le carte che sanciranno per sempre la fine del loro matrimonio. Lui, che in realtà di divorziare non ci pensa affatto, propone alla donna che ama di sottoporsi prima ad un test che confermi la solidità della loro coppia. Nonostante la loro separazione e nonostante il gravissimo episodio che li ha allontanati. Dopo un’iniziale rifiuto di lei, i due protagonisti decidono di mettersi alla prova, quasi a voler provare a se stessi che in fondo quel test, anni prima, lo avevano brillantemente superato. O forse no. Emozioni, risate, ricordi del passato, canzoni che li hanno legati, frammenti di vita troppo presto dimenticati e cestinati, verranno invece rievocati e rivissuti dai due protagonisti. Fino ad arrivare all’evento misterioso e doloroso, di cui la protagonista non vuole parlare, e che li ha separati drasticamente.
Dialoghi serrati e rivendicazioni sono la forza di questo testo a due, in cui il tono della commedia non cede mai il passo al dolore; sentimenti, ironia, passione, la diffidenza di chi ha tanto amato eppure si sente sconfitto dall’amore e la disperazione di chi si rende conto che è impossibile riavvolgere il nastro della vita, sono sempre in scena, accanto ai due protagonisti, il cui gioco di domande e risposte conquista e coinvolge anche il pubblico in sala. Interazione gradita e dieci minuti di applausi. Sipario.


Torna alle notizie in home