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Puff Daddy in manette: il rapper Usa accusato di abusi e violenze

di Giorgio Brescia -


Puff Daddy in manette: il rapper statunitense e produttore discografico Sean ‘Diddy’ Combs è stato arrestato a New York con l’accusa di aggressioni sessuali e attiva condotta. La notizia ufficializzata dall’ufficio del procuratore degli Stati Uniti a New York City, spiegando che Combs è stato arrestato al Park Hyatt Hotel sulla West 57th Street dove soggiornava da diverse settimane.

Il procuratore degli Stati Uniti Damian Williams ha confermato in una nota l’arresto aggiungendo che l’atto di accusa è per ora sigillato e depositato dal distretto meridionale di New York. “Prevediamo di procedere alla desecretazione dell’atto di accusa in mattinata – ha aggiunto – e in quel momento avremo altre cose da dire”.

Il rapporto giudiziario servirà però solo a dare ufficialità ad accuse che erano note da tempo a carico del rapper. Nel novembre scorsa l’ex fidanzata Casandra Ventura lo aveva citato in giudizio presso una corte federale accusandolo di anni di abusi fisici e sessuali. Ventura lo aveva anche accusato di traffico sessuale e nella sua causa ha affermato che l’ex la picchiava spesso, che l’aveva costretta a compiere atti sessuali con prostituti, incontri favoriti dalla droga che Combs chiamava “freak off” .

Racconti dettagliati di violenze: nel 2018, mentre Ventura stava cercando di porre fine alla loro relazione, lui si era introdotto con la forza in casa sua e l’aveva violentata, si legge nella causa intentatagli.

Nel maggio scorso la Cnn aveva diffuso un video in cui si vedeva Combs che prendeva a calci, pugni e gettava Ventura a terra in un corridoio di Los Angeles nel 2016. Dopo il video, il rapper si era scusato in un video su Instagram in cui affermava che il suo comportamento era “senza scuse” e che aveva cercato una terapia. Un video successivamente rimosso dalla sua pagina.

Atti di abusi e violenza che non erano stati denunciati solo dalla sua ex. Dalle prime accuse mosse dalla sua ex fidanzata a novembre, altre persone hanno fatto causa ad uno dei re della musica Usa: Forbes lo aveva intitolato nel 2017 il personaggio pubblico più ricco con un guadagno di 820 milioni di dollari.

Tra le accusatrici di Puff Daddy, Dawn Richard che aveva affermato di essere stata palpeggiata e minacciata quando dal 2005 al 2012 e ha riferito di averlo visto picchiare brutalmente Ventura. Richard, che faceva parte del gruppo femminile Danity Kane, formato da Combs nel reality show di Mtv “Making the Band”, e in seguito del gruppo Diddy – Dirty Money, aveva fatto causa a Combs la scorsa settimana. Lui aveva negato le accuse parlando di “affermazioni disgustose” e si era detto ”scioccato e deluso”.

Richard aveva anche raccontato di aver partecipato nella casa di Puff Daddy a “feste con droga”, in cui agli ospiti veniva chiesto preventivamente di consegnare i telefoni cellulari. E affermato di aver visto ragazze minorenni ubriache, che venivano violentate sessualmente da Combs e dai suoi ospiti.

L’avvocato di Combs, Marc Agnifilo, ha poi dichiarato che il suo assistito, 54 anni, aveva collaborato con l’indagine e “si era trasferito volontariamente a New York la scorsa settimana in previsione di queste accuse”. “Sean ‘Diddy’ Combs è un’icona della musica, un imprenditore che si è fatto da solo, un amorevole uomo e un filantropo che ha trascorso gli ultimi 30 anni a costruire un impero, adorando i suoi figli e lavorando per dare più spazio la comunità nera”, ha detto. “E’ una persona imperfetta, ma non è un criminale”, ha aggiunto.


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