Cultura & Spettacolo

Prodotti e piatti italiani nel mondo con Gustus Italiae

di Francesca Gallo -


Tutelare e valorizzare la cucina italiana nel mondo, promuovere l’utilizzo di prodotti italiani, fare riscoprire i piatti e i prodotti dell’antica e prestigiosa cultura culinaria ed identitaria italiana. Sono gli obiettivi a cui ambisce Gustus Italiae, presentato lo scorso 12 settembre, presso la Camera dei Deputati. Un progetto di Federitaly (Federazione d’Impresa per la Tutela e la Promozione del Made in Italy nel mondo) che mira ad identificare e riconoscere i ristoranti italiani, in Italia e all’estero, che offrono un’esperienza culinaria autentica e di alta qualità, contribuendo, così, a rafforzare l’immagine dell’Italia come patria del buon cibo. “Il progetto Gustus Italiae – spiega Carlo Verdone, presidente di Federitaly – rappresenta un passo fondamentale nella valorizzazione della ristorazione italiana, tanto in Italia quanto all’estero. Con il riconoscimento di Federitaly ‘100% Italian Taste Excellence’, vogliamo sostenere tutti quei ristoratori che si dedicano con passione e impegno a preservare la nostra straordinaria cultura culinaria”.
“La cucina italiana – aggiunge – è molto più di un semplice insieme di ricette, è una tradizione che racconta storie, territori e identità. Gustus Italiae mira a coinvolgere, dalla piccola trattoria al grande ristorante, in un grande progetto internazionale che garantisca l’autenticità e l’eccellenza delle esperienze gastronomiche italiane. Vogliamo che ogni piatto servito nel mondo sia una celebrazione delle nostre radici e del nostro patrimonio. Invitiamo tutti i ristoratori a unirsi a noi in questo viaggio, perché solo insieme possiamo portare avanti la bandiera della nostra cucina”. “Siamo certi – dichiara il presidente di Federitaly – che, grazie a questa iniziativa, potremo non solo promuovere la qualità, ma anche rafforzare l’amore per la cucina italiana nel cuore di tutti”.

Gustus Italiae è un progetto che vede tra i suoi partner l’ANFE (Associazione Nazionale Famiglie di Emigrati) che dal 1947 è a fianco degli italiani nel mondo. “Da sempre ANFE è attiva nella promozione della cultura italiana nel mondo e la cucina italiana è uno dei pilastri del patrimonio culturale dell’Italia, per questo – dichiara il presidente Salvo Bendici, intervenuto all’evento – l’associazione si impegnerà ad individuare gli Ambassador dell’iniziativa” riconoscendo come gli obiettivi del progetto Gustus Italiae coincidano anche con i pilastri alla base del turismo delle radici e del turismo di ritorno. Un settore che tradotto in cifre tocca un bacino di utenza stimato intorno agli 80 milioni di persone.
Quella di Federitaly è un’iniziativa che ben si colloca nel calendario delle celebrazioni dell’Anno delle Radici Italiane. Il 2024 è, infatti, l’anno in cui l’Italia celebra, su indicazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’“Anno delle Radici Italiane nel Mondo”, un’occasione speciale per esplorare e riscoprire le connessioni culturali e storiche che legano le comunità italiane di tutto il mondo alla loro terra d’origine.

“Il Turismo delle Radici può offrire ai discendenti degli italiani emigrati una serie di opportunità preziose. Innanzitutto, consente di conoscere la storia e l’Eredità Culturale delle proprie origini italiane. Questo può essere un’esperienza molto significativa, che può aiutare i viaggiatori a comprendere meglio le proprie radici e il proprio senso di identità rappresentando, contemporaneamente, un impulso per il turismo regionale” – dichiara il Presidente ANFE – aggiungendo come l’Associazione Nazionale Famiglie di Emigrati sia pronta a supportare il governo regionale nello sviluppo delle strategie per la valorizzazione del settore.
Fondata l’8 marzo 1947 dall’onorevole Maria Federici, madre Costituente e riconosciuta Ente Morale nel 1968 con decreto del Presidente della Repubblica n°658 del 12/02/68, l’ANFE, con sede a Roma, è un’associazione senza fini di lucro. Nasce in un periodo storico caratterizzato da importanti flussi migratori in uscita dall’Italia, per rispondere alla necessità di assistenza degli emigranti e delle loro famiglie nella tutela dei loro diritti e a sostegno delle comunità italiane nel mondo, per il mantenimento dei collegamenti con la terra d’origine.

Oggi, in Italia, l’ANFE conta 30 Strutture provinciali e 10 regionali. A livello internazionale dispone di 48 rappresentanze estere in 16 Paesi, con l’obiettivo di mantenere i legami con gli italiani emigrati. “Un legame fortissimo quello tra gli italiani all’estero e la terra natia – dichiara Bendici – che si traduce in tema filo conduttore di tutte le iniziative che ANFE è impegnata a promuove a sostegno delle comunità italiane nel mondo”. L’ANFE nella sua pluridecennale attività ha prodotto e sostenuto numerosi progetti per la diffusione della cultura italiana all’estero e per la promozione di un’integrazione tra le comunità migranti, finalizzati al mantenimento ed al miglioramento del “senso di appartenenza”, alla valorizzazione delle tradizioni, degli usi e dei costumi italiani, specie nei confronti degli emigrati di terza e quarta generazione.
“Abbiamo diverse iniziative in cantiere – spiega Salvo Bendici – tra cui, un progetto a supporto dei servizi catastali rivolto ai nostri connazionali ed italo discendenti nella gestione dei beni immobiliari (fabbricati e terreni) e la realizzazione di una piattaforma, denominata “IO PARLO ITALIANO”, che ha come obiettivo quello di promuovere corsi di lingua e di cultura italiana.
Tramite la piattaforma sarà possibile poter conseguire la certificazione di competenza linguista, che resta uno dei requisiti fondamentali per poter accedere ai percorsi formativi e/o lavorativi italiani”.
Azioni volte a promuovere e a sostenere l’inclusione sociale di cittadini migranti, intesa come convergenza di valori sanciti dalla Costituzione italiana e richiamati nella Carta dei valori della cittadinanza e dell’integrazione.


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