Presidenza Rai, resta l’impasse tra rinvii e trattative
Questa presidenza Rai non s’ha da fare, o almeno così pare. Perché la poltrona al vertice di viale Mazzini rimane vacante e di certo non da oggi. Un vuoto che dura da oltre quattro mesi e che non riesce ad essere colmato da una soluzione definitiva. La candidatura di Simona Agnes, sponsorizzata da Forza Italia, è ancora priva dei due voti necessari per ottenere la maggioranza qualificata all’interno della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai. E non solo: l’impasse si è ulteriormente acuita con la sconvocazione dell’Ufficio di presidenza della Commissione, inizialmente previsto per oggi. “Sconvocata la Vigilanza? E su cosa deve riunirsi?” ha detto il capogruppo FI al Senato Maurizio Gasparri a cui non serve particolare ironia per evidenziare la condizione di una commissione attualmente priva di margini operativi. Una polemica che però non ferma le trattative: fonti interne a Forza Italia assicurano che il dialogo con gli alleati e le opposizioni, seppur tra difficoltà evidenti, prosegue e che permane un cauto ottimismo sulla possibilità di una risoluzione a breve termine. Lo denota anche la mancata reazione delle opposizioni alla nuova sospensione dei lavori della Vigilanza, uno strano silenzio nel solito clima di protesta: “Lo faranno in Aula sul Milleproroghe” ha ironizzato un deputato azzurro facendo riferimento all’acceso dibattito parlamentare sulla fiducia e al voto finale del provvedimento alla Camera. Tuttavia, anche se l’accordo sulla presidenza ancora non c’è, sembra invece essere stata chiusa la partita sulle direzioni interne alla Rai, segno che le trattative – almeno in parte – stiano portando frutti e nomine. Nel frattempo, le manovre politiche proseguono lontano dai riflettori. Nella serata di martedì, in via della Scrofa, ci sarebbero stati dei movimenti e passi a due, tra il senatore Maurizio Gasparri insieme a Simona Agnes, oltre ad Alessandro Morelli della Lega, accompagnato da Antonio Marano. Il centrodestra appare dunque impegnato nell’individuazione di una soluzione che, tuttavia, non è priva di ostacoli visto anche lo scetticismo dell’opposizione sulla candidatura di Agnes. Il prossimo passaggio chiave sarà la scelta di una nuova data per la riunione della Commissione di Vigilanza. Solo in quel contesto si potrà comprendere se vi siano le condizioni per superare lo stallo o se la trattativa rimarrà bloccata ancora, mentre ogni parte attende che siano gli altri a cedere.
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