Presentato Udine4SafetyFvg: sicurezza stradale e rispetto delle regole
Ieri mattina presso gli uffici della Prefettura di Udine l’Automobile Club udinese, grazie al sostegno della Regione che ha contribuito al progetto con 100 mila euro, è stato presentato al pubblico il progetto Udine4SafetyFvg. Una importante iniziativa, una sensibilizzazione alla sicurezza stradale rivolta ai giovani. Il prefetto Domenico Lione, l’assessore regionale alla Sicurezza Pierpaolo Roberti, il presidente dell’ACI Gianfranco Romanelli, l’assessore comunale alla viabilità Ivano Marchiol e giovani rappresentanti della consulta studentesca, hanno spiegato l’importanza di questa nuova campagna, che per la prima volta, grazie alla collaborazione con l’Udinese Calcio, attraverso lo sport svilupperà numerose iniziative per veicolare il messaggio della prevenzione stradale, promuovendo comportamenti prudenti e responsabili tra pedoni e conducenti. Nel progetto verranno coinvolte anche numerose associazioni sportive dilettantistiche regionali, dal Basket , al Rugby, al Tennis.
Negli spot televisivi molti dei messaggi sui comportamenti pericolosi di chi si mette alla guida, che purtroppo i numeri raccontano siano ancora terribilmente alti, vengono associati a delle sanzioni che l’arbitro con i cartellini gialli e rossi riserva ai giocatori durante il match. I testimonial di questi spot sono proprio i giocatori dell’Udinese Calcio, sono loro che sanzionano i comportamenti stradali errati con il cartellino rosso. L’utilizzo del cellulare come un fallo di mano, la guida senza cintura come gioco pericoloso. Oltre ai canali dell’Udinese Calcio (trasmissioni televisive, maxi schermi e newsletter) il messaggio verrà anche proposto sui biglietti di ogni partita casalinga. Verranno inoltre utilizzate radio e Tv locali, stampa e social media. Saranno previste delle giornate di formazione per pubblici diversi, con una particolare attenzione rivolta alle persone più vulnerabili come pedoni, ciclisti e utilizzatori di monopattini. Durante la presentazione del progetto sono stati illustrati i dati Aci-Istat.
Nell’ex provincia di Udine lo scorso anno si sono verificati 1182 incidenti stradali, con ben 39 vittime e 1541 feriti. Numeri molto alti, nonostante un leggero miglioramento rispetto al 2021 che ha fatto registrare 52 vittime. Durante il suo intervento Gianfranco Romanelli, Presidente dell’Automobile Club Udine, ha dichiarato: “Le regole sono indispensabili, non solo per la civile convivenza, ma per crescere, maturare e raggiungere obiettivi comuni. La pratica dello sport, specie quello di squadra, promuove l’impegno, lo spirito di gruppo e la correttezza. Questo vale anche in strada dove è l’uomo a fare la differenza con i suoi comportamenti. Con questo progetto ci impegneremo a diffondere una cultura del rispetto e della responsabilità”. Il prefetto Domenico Lione ha indicato proprio i ragazzi come destinatari di queste campagne di sensibilizzazione, sostenendo che sono importanti i controlli e la presenza delle forze di polizia sul territorio ma lo sono altrettanto queste iniziative di sensibilizzazione stradale. Nell’ex provincia di Udine, dove c’è quasi un veicolo per ogni residente, vengono ritirate più di due patenti al giorno, 800 l’anno. Gran parte per l’utilizzo improprio del cellulare e guida in stato di ebbrezza.
Ogni incidente stradale costa circa 300 euro a cittadino, aumentano sensibilmente i sinistri più gravi, in autostrada +64% e quelli che vedono coinvolti pedoni, ciclisti e conducenti di monopattini. Dalla consulta studentesca forte la richiesta di più cultura e sicurezza stradale. L’appello è quello di smettere di parlare di semplici incidenti. Perchè chi si mette alla guida non essendo in condizione o utilizza impropriamente il cellulare percorrendo dei tratti stradali praticamente alla cieca crea una sorta di roulette russa potenzialmente letale. A chiederlo è tutta la consulta studentesca, non solo i figli delle vittime. Ci auspica che anche durante la formazione per il conseguimento della patente non vengano trascurati gli aspetti umani oltre a quelli tecnici, perché è necessario che i ragazzi conoscano fin da subito le ripercussioni e le conseguenze che comportamenti rischiosi alla guida possono avere per loro e per le proprie famiglie.
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