“Posti di telemedicina nelle stazioni dismesse”
Luigi Ferraris
Telemedicina al posto delle stazioni ferroviarie dismesse. E poi la fibra ottica nelle aree rurali, che consentiranno, finalmente, all’agricoltura italiana di entrare nell’era della digitalizzazione. C’è questo ma anche altro nelle parole di Luigi Ferraris, amministratore delegato di Fs, che ha partecipato, ieri, al Villaggio Coldiretti di Roma. Nelle parole del Ceo di Ferrovie, la volontà di ammodernare il Paese, di dare all’Italia un assetto infrastrutturale capace di colmare le attuali lacune e di portarla nel futuro. In prima battuta, c’è il tema della digitalizzazione delle aree rurali. Il tema è spinoso. Il fallimento dei bandi nelle cosiddette zone bianche, quelle a fallimento di mercato, ha fatto rimanere indietro le aree interne e le zone rurali. Un guaio doppio. Perché se, da un lato, c’è un pezzo di Paese che ha meno servizi, dall’altro insorge il problema di un sistema agricolo che non può agganciarsi alle ultime tecnologie digitali che consentirebbero di migliorare, e tanto, la qualità e la produttività delle aziende italiane. “Con la nostra rete ferroviaria possiamo portare la fibra ottica di nuova generazione anche nelle aree rurali migliorando il lavoro degli agricoltori”, ha detto Ferraris alla platea di Coldiretti.
Ma non è tutto. Perché Luigi Ferraris ha anche annunciato l’utilizzo delle stazioni ferroviarie per migliorare “l’attrattività dei luoghi turistici a medie e piccole dimensioni e la vivibilità di territori che sempre di più si stanno spopolando”. Infatti, ha spiegato l’ad di Fs, “alle 2.200 stazioni attive per il trasporto ferroviario se ne aggiungono 500 non più utilizzate, i cui spazi potranno diventare presidi di telemedicina con un utilizzo certamente più evoluto”. Un’idea semplice, quasi come l’uovo di Colombo. Ma capace di poter, effettivamente, cambiare la vita di intere comunità. E, magari, di dare nuovo slancio alle chance dei borghi e delle aree interne.
Fra i temi trattati anche la congestione delle strade e la maggiore competitività che le imprese agricole potranno avere con un sistema infrastrutturale e di logistica integrata adeguato alle sfide attuali. “Nel trasporto merci siamo fermi da anni a una quota del 10% rispetto al totale della mobilità – ha affermato Ferraris – . Nel prossimo decennio l’obiettivo è raddoppiare la quota per arrivare al 20%”. Questo comporterà, secondo Ferraris, “un significativo accorciamento delle distanze per la rete di Coldiretti con la possibilità di far arrivare prodotti freschi coltivati in Italia nelle principali città europee”.
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