Cultura & Spettacolo

Pop art, Wahrol Schifano e i pop di oggi a Erice

di Nicola Santini -


Un contrasto interessante quello delle pareti e delle architetture della chiesa di Sant’Antonio a Erice, che ospita la mostra “Warhol Schifano e la Pop Art”.
L’iniziativa è figlia della virtuosa sinergia tra la Diocesi di Trapani, le fondazioni scientifiche e culturali ericine e il comune della vetta, tanto che l’invito al vernissage è firmato congiuntamente dal Vescovo del capoluogo Mons. Fragnelli, dal Professor Antonino Zichichi e dalla Sindaca di Erice Daniela Toscano. Una felice intuizione, divenuta progetto per Marco di Capua, Giordano Bruno Guerri e Pasquale Lettieri (in foto), curatori della mostra, per presentare i capolavori esposti e narrare la ratio che li ha guidati nella sua strutturazione.

Un’esposizione che si propone come momento di confronto tra la Pop Art squisitamente americana, qui rappresentata, oltre che da Andy Warhol, da pittori del rango di Robert Indiana e Damien Hirst, e la preziosa variante italiana rappresentata, oltre che da Mario Schifano, anche da artisti di primissimo piano come Tano Festa, Franco Angeli e Titina Maselli. Ma non solo artisti di un passato che, per quanto recente, è pur sempre passato: sono in esposizione opere di giovani artisti del genere come Mr Brainwash, proveniente dalla Francia, ed Endless, lo street artist inglese, dal volto coperto che, forse più di ogni altro, sta prendendo l’eredità di Warhol nel panorama internazionale.


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