“Polmonite”: sempre grave il papa. La visita di Meloni
Il papa ha la polmonite. Nonostante le rassicuranti note del Vaticano, si precisa e si aggrava il quadro clinico lunedì già definito “molto complesso” relativo allo stato di salute di papa Francesco. “Gli esami di laboratorio, la radiografia del torace e le condizioni cliniche del Santo Padre continuano a presentare un quadro complesso. L’infezione polimicrobica, insorta su un quadro di bronchiectasie e bronchite asmatiforme, e che ha richiesto l’utilizzo di terapia cortisonica antibiotica, rende il trattamento terapeutico più complesso. La tac torace di controllo alla quale il Santo Padre è stato sottoposto questo pomeriggio, prescritta dall’équipe sanitaria vaticana e da quella medica della Fondazione Policlinico Gemelli, ha dimostrato l’insorgenza di una polmonite bilaterale che ha richiesto un’ulteriore terapia farmacologica”. Lo riferiva ieri sera il Vaticano aggiornando sulle condizioni di salute del Papa al Gemelli.
“Ciononostante – annotava ieri sera il Vaticano – Papa Francesco è di umore buono. Questa mattina ha ricevuto l’eucarestia e, nel corso della giornata, ha alternato il riposo alla preghiera e alla lettura di testi. Ringrazia per la vicinanza che sente in questo momento e chiede, con animo grato, che si continui a pregare per lui”.
Intanto, messaggi di affetto e preghiera per il Papa arrivavano già ieri da tutto il mondo. A Santiago del Cile, ad esempio, il 20 febbraio la preghiera del Rosario sarà presieduta dal cardinale Fernando Chomali, arcivescovo di Santiago, che invita i fedeli ad unirsi spiritualmente a questo momento di preghiera. I vescovi argentini, in una nota, esortano tutte le comunità a unirsi per pregare per la salute del Papa ricoverato al Gemelli da cinque giorni.
“Con gratitudine – si legge – per il suo instancabile servizio alla Chiesa e al mondo, lo accompagniamo spiritualmente in questo periodo di ricovero e riposo. Confidiamo nell’intercessione della Vergine di Luján, patrona del nostro Paese, e incoraggiamo ogni comunità a offrire le proprie preghiere per Papa Francesco”. Inoltre i ‘curas villeros’, i sacerdoti delle comunità dei quartieri poveri e popolari dell’Argentina, in una nota di cui riferisce il Sir, invitano a pregare in maniera permanente per “la salute del nostro amato Papa Francesco, che incarna ‘una Chiesa povera per i poveri’”.
C’è stato poi l’invito ad organizzare, a partire da oggi, un triduo di messe per pregare per la sua salute, da ieri compromessa dalla polmonite bilaterale. Anche dal Nicaragua si prega per la guarigione del Papa. Il cardinale Leopoldo Brenes, arcivescovo di Managua, ha invitato ad organizzare momenti di incontro per pregare per Francesco. In preghiera anche i vescovi del Belgio perché il Signore conceda al Papa “la grazia della guarigione, le cure e la convalescenza necessarie per continuare la sua missione di Pastore della Chiesa universale, affinché anch’egli possa essere pellegrino di speranza per guidare la Chiesa in questi tempi in cui la fiducia è messa alla prova”. Sulla homepage della Conferenza episcopale degli Usa viene proposta una preghiera per il Papa.
AGGIORNAMENTO
Nella notte appena trascorsa si sono diffuse voci, non confermate dal Vaticano, sul fatto che il pontefice abbia ricevuto l’estrema unzione, sacramento che – va precisato – è considerato ciò che può essere impartito agli infermi, non solo ai fedeli della Chiesa cattolica in punto di morte, secondo quanto stabilito dal Concilio Vaticano II. La Costituzione conciliare sulla sacra liturgia (art. 74) prevede un Rito continuo degli infermi, un unico rito in cui si conferiscono all’infermo successivamente la confessione, l’unzione e il viatico (o comunione per viatico).
Le indiscrezioni di Politico
Nella tarda serata di ieri – mentre veniva diffusa la conferma della polmonite del pontefice – un articolo del quotidiano statunitense Politico è intervenuto sulla questione. “Secondo due fonti scrive – , Francesco soffre di dolori intensi e ha espresso in privato la certezza che questa volta non ce la farà. Domenica, i dottori del Gemelli avevano insistito con il pontefice per evitare di pronunciare la sua consueta predica mattutina dell’Angelus, che raramente ha saltato, anche quando era ricoverato in ospedale, hanno detto una delle fonti e una terza fonte. Ora sta agendo interamente “su ordine dei dottori”, ha detto una di loro”.
Politico ha poi scritto delle ultime decisioni del pontefice prima del ricovero al Gemelli e dello scenario internazionale che potrebbe trovare definizione allorquando venisse convocato un eventuale Conclave.
“Il 6 febbraio, prima di essere ricoverato in ospedale – scrive il quotidiano – , ha esteso il mandato del cardinale italiano Giovanni Battista Re come decano del Collegio cardinalizio, un ruolo che supervisionerà alcuni preparativi per un potenziale Conclave”.
“Re – viene commentato – è troppo vecchio per partecipare di persona al Conclave. Tuttavia, sarà una figura fondamentale nelle discussioni a porte chiuse che spesso si svolgono prima di esso. Il fatto che Francesco lo abbia scelto come decano invece di un candidato più giovane suggerisce che volesse mantenere un volto amichevole nel ruolo che avrebbe difeso la sua eredità, ha detto una delle fonti”.
Dal quotidiano, nella circostanza di questa confermata polmonite, anche una previsione sul ruolo di Donald Trump nel futuro della Chiesa cattolica: “All’inizio di questo mese – scrive – Francesco ha rilasciato una straordinaria critica alla caratterizzazione dell’Ordo Amoris da parte del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance, un concetto teologico relativo all’amore che Vance ha utilizzato per giustificare la politica migratoria del presidente Donald Trump. La spinta papale ha scatenato la furia della Casa Bianca, sollevando la prospettiva di una battaglia di successione altamente politicizzata in caso di morte di Francesco. “Hanno già influenzato la politica europea, non avrebbero problemi a influenzare il Conclave”, ha commentato un attento osservatore della politica vaticana, riferendosi all’amministrazione Trump. Facendo intendere che potrebbe muoversi per individuare e scegliere un pontefice meno polemico”.
La giornata odierna
Il Papa ha trascorso una notte tranquilla, si è svegliato e ha fatto colazione”. Lo riferisce la sala stampa vaticana.
La visita della premier
Il papa può ricevere solo i suoi più stretti collaboratori ma oggi uno strappo alla regola c’è stato per la visita della premier, arrivata al Gemelli per sincerarsi sul suo attuale stato. Gli ha espresso gli auguri di pronta guarigione e poi ha fatto sapere di “averlo trovato vigile e reattivo. Abbiamo scherzato come sempre. Non ha perso il suo proverbiale senso dell’umorismo”.
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