Cultura & Spettacolo

Pollice su e in alto i calici per Rirò, aperitivo rosso toscano

di Nicola Santini -


Arriva nei bicchieri più goduriosi una nuova etichetta nata nella cantina toscana Barbanera: si chiama Rirò e si presenta come un vino unico che racconta in modo innovativo la sua terra d’origine. Un’evoluzione fresca e giovane della tradizione del vino rosso, proponendosi come una scelta moderna, curiosa e accattivante per l’aperitivo all’italiana.
Rirò è il frutto del desiderio di rinnovare il concetto di vino rosso toscano in un’esperienza insolita e sorprendente, che porta la firma di una famiglia ambasciatrice del gusto territoriale dal lontano 1938.
Con Rirò, la nuova generazione della famiglia Barbanera propone infatti un vino che intreccia i valori identitari del miglior made in Tuscany alla freschezza della gioventù e alla voglia di stupire, per un nuovo modo di bere toscano. Una bottiglia che nasce con le promesse di diventare l’aperitivo rosso italiano, uno status da legare ad un nome semplice, moderno e di impatto e, per quanto mi riguarda, convincente al palato, all’olfatto e alla vista: promosso.
Come esistono numerosi cocktail da aperitivo a base di vino bianco e spirit, così la famiglia Barbanera ha avvertito la necessità di produrre un rosso capace di colmare questo gap nell’offerta e ha fatto bene. Una scelta che vuole intercettare una domanda sempre più importante e curiosa nel settore aperitivi con un prodotto made in Tuscany e, gettare le basi per un futuro Spritzrirò, a testimonianza della versatilità di questo vino rosso.
Con Rirò si è voluto offrire un modo diverso di bere la Toscana e non solo, come traspare dalle parole del CEO di Italian Wine Brands Alessandro Mutinelli: “Abbiamo voluto rinnovare il concetto di vino rosso tradizionale avvicinando la Toscana, ed in particolare il vino rosso, a nuove occasioni di consumo.” In particolare si fa riferimento all’aperitivo, poiché secondo i dati NielsenIQ si tratta di un settore in forte crescita, sia in Italia che all’estero, con oltre 850 milioni di aperitivi serviti nel Belpaese negli ultimi 12 mesi.
Rirò rappresenta quindi un prodotto nuovo, pensato per intercettare questo trend positivo con ad un vino giovane e accattivante, che grazie al suo stretto legame con il mondo della mixology è in grado di ripensare l’aperitivo in una veste, rossa, moderna e cool.
Rirò è un prodotto in grado di catturare la linfa innovatrice insita nel territorio toscano, presentandosi sotto forma di un rosso senza stagione, pensato sia per essere bevuto a freddo grazie alle sue note fresche e vivaci sia all’interno di particolari miscele. L’etichetta è infatti ideale per essere utilizzata come base all’interno di cocktail differenti, siano essi drink estivi o invernali.
Si riesce così, secondo me, a fornire un’alternativa ai classici accompagnamenti alcolici dell’aperitivo all’italiana, con una bevanda peculiare che trascende i confini di semplice vino, per abbracciare il mondo dell’arte della mixology in una maniera moderna e coraggiosa.
Nascono così alcuni drink molto particolari, che spaziano da preparazioni più semplici come il Summer Rirò (Rirò, chinotto, una fetta di arancio e una foglia di menta) o il Fruit Rirò (Rirò, dadi di pesca e ghiaccio) ad altre più complesse.
Tra queste ultime rientrano il Passion Rirò, preparato con succo al Passion Fruit, vino e Acqua limone e menta, o il Pink Rirò, con pompelmo rosa, vino e china Martini.
E poi il Bitter Rirò, in cui spiccano i sapori del lampone e arancio pestato uniti a vino, chinotto e sciroppo di zucchero, o il Cherry Rirò, che vede l’utilizzo del rabarbaro.


Torna alle notizie in home